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Ranieri: “Il Monaco? La Juve è un passo avanti”

Claudio Ranieri ha allenato sia la Juventus che il Monaco (Getty)

Dopo il derby pareggiato all’ultimi secondo, per la Juventus è nuovamente tempo di pensare all’Europa. C’è una finale di Champions League da conquistare, domani sera allo Juventus Stadium i bianconeri dovranno confermare il risultato dell’andata e continuare così il loro viaggio nella competizione che li vedrebbe – in caso di risultato positivo – volare a Cardiff. Chi conosce bene entrambe le formazioni è Claudio Ranieri, l’allenatore romano ha infatti allenato tutte e due le squadre e sulle pagine de La Stampa quest’oggi ha parlato così delle sue aspettative in vista di questa sfida.

“Non sono sorpreso”

“La Juventus ha fatto un passo in avanti e non penso si farà scappare l’occasione di raggiungere la finale – ha detto – a Montecarlo l’ho vista molto sicura, esperta, convinta di quel che voleva, ma dovrà essere concentrata anche stavolta. Il Monaco ha giocatori che possono crearle dei problemi, e già si è visto all’andata: penso alla prima occasione avuta da Mbappé o quella a inizio ripresa di Falcao. Gente contro cui bisogna stare sempre attenti. Ma non sono sorpreso da come giocano i bianconeri”.

Sulla squadra di Allegri

“Tra i giocatori dietro c’è grande sintonia, si capiscono, e quando non arriva uno o l’altro, c’è Buffon. Hanno professionalità, rispetto, sono un esempio da seguire. Nell’arte della difesa eravamo più speciali una volta, ma lo siamo anche nella tattica: un campionato più tattico della Serie A non esiste. Il Monaco ne fa molto meno, ma ha giocatori che possono ribaltare una partita. La gioventù di Mbappé, il senso del gol e la furbizia di Falcao, e poi Lemar e Bernardo Silva. Aggiungo: se mancasse Mendy, uno che a sinistra sa dare una bella spinta, per la Juve sarebbe una bella cosa”.

Su Falcao e il Monaco

E ancora, sulla formazione monegasca: “Falcao è un centravanti fantastico, con un fiuto incredibile, che si completa a meraviglia con Mbappé – uno che sarà il futuro di grandissime squadre. Jardim non baratterebbe una vittoria a Torino col campionato? Lo capisco, perché quella era l’idea del presidente, anche quando c’ero io. Si sapeva che il PSG stesse sopra e che in dieci anni poteva sbagliare una o due volte: in quei casi, devi essere pronto ad approfittarne. Io al primo anno in Ligue 1 arrivai secondo, e anche ora il grande risultato è la vittoria del campionato. I quattrini ovviamente non bastano, ma aiutano: la cosa più importante è avere le persone che scelgono bene i giocatori: i soldi vanno spesi bene. Come dico sempre, alla base di tutto c’è sempre una grande società, il presidente, l’ad, il ds: poi ci sono allenatore e giocatori. Senza questa struttura non puoi essere al top, come la Juve, tornata a vincere con una grandissima struttura societaria che sceglie e giudica i giovani con uno zoccolo duro storico, fortissimo. Già due anni fa è andata in finale di Champions”.

Sulla finale di Cardiff

Chi potrà raggiungere la finale, quindi? “L’esperienza conta – conclude Ranieri – ma non sempre vince: è tanto ma non tutto, ci vorrà grossa concentrazione. Il pari nel derby non è un allarme, il Toro ha fatto una gran partita e complimenti a Mihajlovic, ma la Juve sa poi essere questa: una palla giusta e Higuain la mette dentro. Ora penseranno solo alla Champions: un passo alla volta. Come dice Allegri, un passo alla volta: fatto il primo, non le resta che fare il secondo”.

Fonte: SkySport

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