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Torino, Mihajlovic: “Orgoglioso di essere zingaro”

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino (getty)

Alla vigilia della sfida con il Napoli, l’allenatore granata è tornato a parlare degli episodi di razzismo del derby: “Non è la prima volta che ricevo insulti di questo tipo. La cosa che mi fa più male è però l’indifferenza”. Sulla squadra di Sarri: “È la più bella del campionato, mentre la Juve la più forte”

“Dopo aver affrontato la squadra più forte, ora dovremmo affrontare la squadra più bella, quella che gioca il calcio migliore, l’unica che ci ha messo sotto. Noi come sempre giocheremo a testa alta, cercando di difendere il nostro campo. Cercheremo di mettere in campo la stesse voglia che si è vista contro la Juve, perché i ragazzi voglio che dimostrino di essere un gruppo unito e che non hanno bisogno di me in panchina per tiare fuori il carattere”. È un Sinisa Mihajlovic motivato quello che ha partecipato alla conferenza stampa di rito alla vigilia di un’altra sfida importante per il suo Torino, quella contro il Napoli di Sarri. “I confronti con gli allenatori e le squadre del passato non mi fanno paura, mi fanno piacere. A oggi abbiamo otto punti in più del Toro dell’anno scorso e ci sono bellissime basi per migliorarsi. A parte qualche partita, credo che i tifosi si possano riconoscere in questa squadra. Come atteggiamento e come spirito è sicuramente un buon punto di partenza. Poi ci sono ovviamente cose da migliorare, se la squadra riesci a tenere i suoi pezzi pregiati potrà dire la sua per andare in Europa”.

“Razzismo? La cosa che mi fa più male è l’indifferenza”

Mihajlovic ha poi parlato con toni decisi degli insulti razzisti ricevuti durante il derby giocato allo Stadium: “Mi chiedo come mai gli insulti che ci sono stati nei miei confronti dopo l’allontanamento, e anche quelli che ci sono stati martedì contro di me in Juve-Monaco, non sono stati sentiti e sanzionati. Io invece che, voglio precisare, non ho insultato l’arbitro ma ho solo protestato, ho preso due giornate di squalifica e 10.000 euro di multa. Io ho sbagliato, ma mi chiedo perché nei confronti degli insulti nei miei confronti non si sia fatto nulla. Io sono orgoglioso di essere serbo, sono certamente più orgoglioso io di essere serbo o zingaro che gli italiani di essere connazionali di quelli che mi hanno insultato. Non è la prima volta che ricevo insulti di questo tipo, quando giocavo erano insulti di paura, stavolta non so neanche il perché visto che non me la sono presa con i tifosi della Juve, ma con l’arbitro. Mi dispiace molto ma la cosa che fa più male è l’indifferenza. Che reazioni mi provocano? Mi fanno tirare fuori l’orgoglio, mi caricano di più”.

“La mia squalifica è giusta. A fine gara parlerò con i giocatori”

Il tecnico granata non farà comunque ricorso contro la squalifica: “Ho chiesto di non farlo, perché comunque è giusta. Però vorrei precisare che non è vero che ho insultato gli arbitri, hanno scritto cose non vere nel referto. Io quando parlo sono serbo, sporco e cattivo, se è qualcun altro a parlare invece va tutto bene, ci sono due pesi e due misure. Io sono orgoglioso di essere un serbo di m**** o uno zingaro di m****, ma sono anche orgoglioso di essere in Italia perché è il paese più bello del mondo, vivo qua e spero di viverci con la mia famiglia fino a 100 anni. Purtroppo anche questa è l’Italia. Io però quando mi sveglio al mattino so che posso guardarmi allo specchio, altri invece possono solo sputare allo specchio”, ha detto. Poi è tornato a parlare della partita: “Come ho già detto non esiste un modulo che ti fa vincere, di certo bisogna avere un impianto fisso, poi si può variare. Il 4-2-3-1 ci sta dando belle soddisfazioni, è un modulo che dà certe garanzie. Anche con il 4-3-3 siamo andati bene, poi non abbiamo avuto Valdifiori per un po’ e volevo mettere Ljajic nelle condizioni di essere più decisivo al centro e ho scelto di passare al 4-2-3-1. A fine anno sarò sincero come sempre con tutti e dirò ai giocatori chi potrà far parte del Toro del prossimo anno e chi invece dovrà cercare fortuna da altre parti”.

“Futuro Belotti? Non vuole mettere in difficoltà il Toro”

E ancora, sulla stagione dei suoi: “Credo che nelle due partite noi siamo la squadra che ha più messo in difficoltà la Juve quest’anno. Resta il rammarico per la mancata vittoria, però dobbiamo essere orgogliosi per le prestazioni. Se il prossimo anno saremo anche più intelligenti avremo più possibilità di battere la Juve. Ma l’atteggiamento che abbiamo messo in campo contro la Juve deve essere lo stesso che mettiamo in campo nelle altre partite. Belotti? Io lo vedo bene, a inizio anno dopo tre giorni di ritiro gli avevo detto che era il giocatore che ogni allenatore avrebbe voluto avere. In queste ultime partite sicuramente farà quello che ha fatto nelle precedenti, sta bene. È vero che se qualcuno paga la clausola di Andrea lui potrebbe andare via in qualunque momento, ma credo che lui non accetti offerte negli ultimi giorni di mercato. Parleremo anche con lui e decideremo entro quando potrà accettare la clausola. Non credo che ci saranno problemi di questo tipo, Belotti sa cosa è la riconoscenza e non vuole mettere in difficoltà il Toro”.

Fonte: SkySport

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