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Bologna-Pescara 3-1, Destro festeggia la doppia cifra

BOLOGNA – Archiviato il penultimo atto di una stagione che sfila via in maniera più serena di quanto temuto un mese fa, le gioie della vittoria col Pescara sono ancora soprattutto quelle che dà Destro, autore ancora di una doppietta in un finale d’annata che fa forse rimpiangere che sia ormai finita. Perché a questo punto i numeri dicono che è questa la miglior stagione di Destro dopo la prima a Roma. Per il resto il Bologna conduce in porto senza gran sudore una partita dal pathos ridotto a zero e prepara la festa per l’ultima contro la Juventus.

DONADONI SPERIMENTA – Mentre su altri campi ci si gioca la vita e la morte con una lotta salvezza fattasi improvvisamente viva, qui la stagione è in archivio per entrambi, da tempo. I ritmi s’adeguano al primo weekend di caldo che invoca una siesta, mentre Donadoni sperimenta soluzioni tattiche. Il tecnico prova il 4-2-3-1, con Di Francesco e Verdi che si scambiano costantemente posizione tra centro e destra, con risultati più confortanti per il primo.

DESTRO-GOL – Che mette la firma su buona parte del gol di Destro. Fiorillo sbadato sul rinvio, Biraghi anche, a crederci è proprio Di Francesco che gli va a rubare palla, per poi metterla sulla testa del centravanti, travolto dal pugno del portiere ospite ma comunque capace di metterla dentro. Gliene annullano un altro a fine primo tempo, completa la doppietta 45′ dopo, e tocca quota 11. Obiettivo doppia cifra raggiunto, per Destro, l’ultima volta era stata nel 2014 con la Roma, quando fece 13. Sarà dura migliorare quel dato, considerando un calendario ostile, con la trasferta di Milano e la Juve, ma comunque una coda di stagione molto più serena di quanto si prospettava.

PAREGGIO A SORPRESA – Il gol non cambia i ritmi sonnecchianti, e nell’indifferenza generale arriva l’1-1, con Mitrita che scappa a Torosidis, troppo spesso spettatore da quel lato, e mette dentro per Bahebeck che approfitta della distrazione di Helander e Maietta che si scontrano tra loro. Due gol annullati al Bologna in dieci secondi a fine primo tempo (ma le chiamate sono entrambe giuste) ricordano che si sta ancora giocando una partita.

DOPPIETTA DI MATTIA – E che magari ci si potrebbe anche divertire, visto che altro in palio non c’è: di sicuro si diverte Di Francesco che, aggiustata la mira dopo una serie di tiri sbilenchi nel primo tempo, in avvio ripresa pesca d’esterno al volo il gioiellino del 2-1. Il Pescara orgogliosamente ci prova, giocando una partita di gran dignità, e qualche occasione per non uscire dal Dall’Ara con l’ennesima sconfitta di un anno sciagurato la crea, la migliore al 69′ con Mirante che salva su Memushaj. Poi sfilano gli applausi: per il giovane Okwonkwo, per l’ex Gilardino, in una passerella finale che pochi spunti regala alle cronache. E ovviamente per la doppietta di Destro mentre si pensava solo a fischiare i francamente inutili 6′ di recupero.

PENSIERI A JUVE E SPAL – Sugli spalti già si pensava al futuro. Prossimo, con la Juve alle porte e “a Bologna non si festeggia”, rimarcando che sul manto del Dall’Ara sarà sgradito il probabile podio per lo scudetto bianconero. Anteriore, uscendo dal coro di elogi alla Spal e preparandosi al derby che verrà l’anno prossimo.
 
Bologna-Pescara 3-1
Bologna (4-2-3-1): Mirante – Mbaye, Maietta (12’st Krafth), Helander, Torosidis – Donsah (30’st Pulgar), Taider – Di Francesco, Verdi, Krejci (28’st Okwonkwo) – Destro. All: Donadoni
Pescara (4-3-3): Fiorillo – Zampano, Fornasier, Bovo, Biraghi – Coulibaly (9’st Milicevic), Brugman, Memushaj – Caprari, Bahebeck (28’st Gilardino), Mitrita (8’st Muric). All: Zeman
Arbitro: Di Martino di Teramo
Reti: 8’pt e 46’st Destro, 24′ pt Bahebeck, 3’st Di Francesco
Note: ammoniti Bovo, Coulibaly, Donsah. Spettatori 21546

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Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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