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Ternana, Bandecchi: “Colpito dall’entusiasmo”

Di Noia, giocatore della Ternana (Lapresse)

Inizia un nuovo ciclo per la Ternana: “Che entusiasmo i tifosi, siamo qui per restare”. Semplice e diretto Stefano Bandecchi, proprietario dell’Unicusano e – da qualche giorno – anche della Ternana Calcio, reduce dall’esperienza col Fondi. Queste le sue parole durante le prestazione: 

“Siamo qui per rimanere”

Il commento di Bandecchi: “Noi siamo una delle massime espressioni dal punto di vista accademico in Italia, insieme a Terni possiamo fare grandi cose. Terni può diventare una città learder nel calcio in Italia, ne sono ancora più convinto dopo essere rimasto favorevolmente colpito dal grande affetto e dalla passione della tifoseria espressa nel giorno della presentazione ufficiale. Una tifoseria, quella delle Fere, che soprattutto nei momenti decisivi ha affollato il Liberati anche con 11.000 presenze, questo significa che almeno altri 30.000 erano in fibrillazione a casa. Terni è la quarantunesima città per densità di popolazione – racconta a Radio Galileo – siamo in tanti e tutti legati da obiettivi importanti; come ho detto a tutti i miei collaboratori nei giorni scorsi d’ora in avanti non avremo alcun motivo per abbandonare Terni, se lo faremo significherà che abbandoneremo il mondo del calcio”.

“Evangelisti ds e Pochesci allenatore”

E ancora, su chi sarà la guida tecnica del club: “Confermiamo il nome del direttore sportivo, Luca Evangelisti. Il lavoro che ha svolto lo scorso anno è stato ottimo. L’allenatore rimarrà lo stesso. Come ha detto il patron Bandecchi, una persona che si è fatta da sola. Sarà quindi Sandro Pochesci”. Continua Stefano Ranucci, nuovo presidente della società: “38 anni fa quando giocavo in una società mi chiamò la Ternana, quell’anno in estate mi spaccai tibia e perone della gamba destra e la Ternana mi lasciò alla Lodigiani. Ci sono tornato 38 anni dopo con la gamba sinistra rotta. Consentitemelo ora voglio la vendetta. Ora voglio giocarmela bene. Il raduno sarà fatto a Norcia, per continuare un progetto. All’indomani dell’evento catastrofico abbiamo messo a disposizione i nostri ingegneri delle zone terremotate per le chiese e le scuole. Abbiamo preferito fare così piuttosto che donare soldi. Altra cosa, posso dirvi che mi vedrete spesso allo stadio perché mi diverto. Noi adesso cercheremo di vincere, di vincere tutto e di essere vincini a voi. Ricordiamoci poi due parole: programmazione e progetto. Due parole che necessitano anche di tempo. Risolveremo i tecnicismi dell’ultima ora  – racconta – per avere il mio gradito riconoscimento che è l’incarico da presidente”.

Fonte: SkySport

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