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Scuffet: “No all’Atletico? La scelta migliore”

Simone Scuffet, portiere dell’Udinese (Getty)

Il portiere bianconero racconta il suo famoso rifiuto all’Atletico Madrid: “Sono state scritte tante cose – racconta su La Stampa – la realtà è che tre anni fa feci la scelta migliore, quella di restare nella società che mi aveva fatto crescere e che può darmi ancora tanto, in un ambiente che conosco”

Il suo “no” all’Atletico Madrid fu abbastanza famoso. Un “caso” scritto e riscritto sui giornali, in cui si vociferò che avesse rifiutato la Liga per gli studi. Ora, a distanza di qualche anno, Simone Scuffet torna a parlare di quell’episodio sulle colonne della Stampa: “Sono state scritte tante cose: la realtà è che tre anni fa feci la scelta migliore, quella di restare nella società che mi aveva fatto crescere e che può darmi ancora tanto, in un ambiente che conosco”. Col caso-Donnarumma, reo di non aver fatto l’esame di maturità dopo l’Europeo U21, Scuffet ha detto la sua in un’intervista, parlando anche del suo futuro e della vita da “baby-fenomeno”.

“Spero che Gigio faccia la scelta migliore”

“Mi sono diplomato ed è quello che volevo fare. Ho portato a termine un percorso e ne sono orgoglioso. Donnarumma è andato a Ibiza? Per lui è stato un finale di stagione molto difficile, con molte tensioni: ci può stare spendere i pochi giorni che ha in vacanza. L’esame lo potrà fare il prossimo anno. Durante gli Europei l’unico consiglio che potevo dare a Gigio, l’ho detto alla fine, era di prendere la decisione che si sentiva in quel momento. Di non pentirsene e di andare avanti. Meglio il Milan del Real? Premesso che non so cosa c’è nella testa di Gigio, sicuramente avrà valutato che il Milan è l’ambiente dove è cresciuto. E’ chiaro che non è importante essere messi in discussione al primo errore, che può sempre capitare”.

“Restare a Udine la scelta migliore”

E ancora: “Baby fenomeno? Sei trattato come uno più grande, e alla fine sei contento. Perché l’età non è una scusante: giusto essere considerati senza guardare la carta d’identità. Pressione? Devi cercare di restare estraneo, elogi o critiche, non fa differenza. Dopodiché la vita cambia, vieni visto in modo diverso. Ma la famiglia, gli amici, gli affetti, restano”. Sul no all’Atletico Madrid di appena tre anni fa, il commento di Scuffet: “Sono state scritte tante cose: la realtà è che tre anni fa feci la scelta migliore, quella di restare nella società che mi aveva fatto crescere e che può darmi ancora tanto, in un ambiente che conosco. Da friulano, restare all’Udinese è il massimo. Diploma? Mia madre è stata interpretata male. Chiaro che i genitori vorrebbero sempre che un figlio finisse la scuola. Però se giochi a calcio per mestiere quella deve essere la cosa principale: poi se uno può coniugare le due cose meglio”

Fonte: SkySport

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