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Juventus, Higuain blocca Dybala: “Deve restare con noi”

TORINO – Dybala ha in Bernardeschi un’alternativa, non un sostituto. Perché se è vero che alla Juventus non esistono giocatori incedibili – Bonucci docet -, è altrettanto vero che nessun big bianconero è in vendita. Tantomeno quella Joya che il Barcellona ha scelto per l’eventuale dopo-Neymar, insieme al brasiliano Coutinho (Liverpool) e al francese Ous Dembelé (Borussia Dortmund). Intervenuto dal ritiro dei bianconeri al Babson College, nei pressi di Boston, Gonzalo Higuain promuove la nuova Juve (“avremo un gioco più veloce e verticale”) e commenta l’attualità del suo connazionale e amico: “Dybala è in un’età delicata. A tutti piace giocare con i grandi calciatori, non posso puntargli una pistola alla tempia per convicerlo. Ognuno deve fare quello che lo rende più felice: lui alla Juve lo è, tutti vogliamo che resti”. E ancora: “Paulo è a Torino da due anni, in bianconero ha continuità. E’ giovane, qui sta molto bene. Saprà quello che è meglio per lui, ma noi vogliamo che rimanga con noi”. Proprio come ha fatto Allegri, in seguito ad aver accarezzato l’idea di salutare dopo tre anni proprio come fece il suo predecessore Conte: “Sapevo che sarebbe rimasto – prosegue il Pipita -. Ha la rabbia giusta per fare meglio”.

Quella rabbia che forse mancava a Dani Alves, un inno alla gioia e alla spensieratezza: “Il suo addio un fulmine a ciel sereno? E’ stato costruito un film sulle mie parole, in realtà non sapevo che andasse via – dice Higuain del brasiliano, che mercoledì, nella casa dei Miami Dolphins, affronterà la Juve con il Psg -. Mi è dispiaciuto, anche perché con Dani c’era una grande amicizia. Ma sono cose di calcio”. Più sorprendente, sempre in tema di addii, quello di Bonucci con destinazione Milan: il futuro leader dello spogliatoio bianconero, Allegri dixit, è ora il capitano degli avversari che si sono maggiormente rafforzati. “Penso che ognuno debba fare ciò che lo rende felice e che lo possa fare crescere – aggiunge Higuain -. E’ stata una scelta sua che va rispettata. Ognuno è padrone del proprio destino”. Ok, ma senza la BBC, senza il playmaker arretrato, sarà una Juve meno forte? “Abbiamo sicuramente perso un giocatore importante, che ci ha aiutato a vincere, però rimaniamo una squadra fortissima – assicura el nueve -. Dipenderà da noi non far sentire l’assenza di Leonardo. Abbiamo i calciatori per farlo”.

Insomma, con buona pace della Roma, del nuovo pirotecnico Milan e del vecchio Napoli, a detta di Higuain “il primo rivale della Juventus è la stessa Juventus, chiamata a confermare cioè che sta facendo da sei anni”. A Torino devono però alzare ulteriormente l’asticella dell’attenzione: “Non ci dobbiamo rilassare, perché quest’anno sarà più difficile: le avversarie si sono rinforzate, sarà un campionato molto bello”. E pazienza se la storia ripeterà di nuovo se stessa. Perché il calcio, in fondo, è tutto in quel famoso detto di Gary Lineker sui tedeschi ai Mondiali, che il Pipita rilancia a tinte bianconere: “Tutti gli anni si parla delle altre squadre, ma alla fine vince sempre la Juventus

calcio

serie A
juventus
Protagonisti:
gonzalo higuain

Fonte: Repubblica

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