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Piqué: “Neymar? Sapevo tutto. Quella foto…”

Per il suo “se queda” (resta, in spagnolo ndr) diretto a Neymar in un tweet del 23 luglio scorso, Gerard Piqué è diventato un bersaglio facile sui social network. Nel corso di una conferenza stampa alla vigilia della Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid, il difensore del Barcellona è stato costretto a parlarne: “Non mi sento ingannato, e adesso posso spiegare tutto. Il giorno che ho twittato la mia immagine con Neymar scrivendo “rimane”, sapevo che sarebbe andato via al cento per cento perché al matrimonio di Messi ci aveva detto che voleva andare via. Per quel tweet Ney si è arrabbiato con me, poi abbiamo risolto la cosa e lui è andato”. Il clamoroso trasferimento al Psg (il più costoso della storia), non ha ancora una ragione per Piqué: “So che ha avuto le sue – aggiunge -. Possono essere economiche o la voglia di diventare il miglior calciatore del mondo. Non bisogna giudicarlo, io so solo che è un grande giocatore e che ci ha fornito un rendimento straordinario. Non sapremo mai la cifra esatta per la quale se n’è andato però ha lasciato tanti soldi nelle nostre casse”. A chi gli chiede se si pente per quel tweet, Piqué risponde: “No, e dico anche che Neymar non mi ha deluso. Tutto ha un senso, e io volevo utilizzare i social perché questa è una forza che ho, e volevo aiutare il club anche se sapevo che lui aveva già preso la sua decisione”.

Il nuovo allenatore del club blaugrana si prepara alla prima finale della stagione scherzando sul mercato e i possibili obiettivi del Barça. “Paulinho? Tutto quello che so è che non giocherà domani”. Poi glissa sugli obiettivi per sostituire proprio l’attaccante brasiliano (Dembelé e Coutinho): “Abbiamo una buona rosa”, e Sergi Roberto che piace molto a tante squadre: “E’ molto importante per noi”. Inevitabile, anche per lui, parlare di Neymar: “Sapevo che sarebbe andato via, quando è venuto nel mio ufficio per comunicarmi che quel giorno tutti avrebbero saputo. Avevo intuito qualcosa la settimana prima perché un giocatore mi aveva detto qualcosa, ma di sicuro, non lo sapevo”. All’esordio al Camp Nou, l’ex allenatore del Bilbao spiega la filosofia del “suo” Barcellona: “Vorremmo essere una squadra che entusiasma i tifosi, che li inorgoglisce del suo gioco e di come la vede scendere in campo, dando tutto per vincere”. Il Real non avrà Modric, squalificato, che Valverde giudica “un grande giocatore, che ha profondità, tiro e regia, ma il Real ha anche altri giocatori come Isco o Kovacic. Conosciamo le loro potenzialità. L’amichevole giocata negli Stati Uniti è per noi un punto di riferimento, ma non vale in assoluto. Adesso tutto è più difficile per l’importanza della posta in palio. Noi dovremo correggere alcune cose, ma tutto quello che dobbiamo fare è fare due buone partite”.

Fonte: Sky

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