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Champions, l’analisi del girone della Juve

La formazione di Allegri è stata inserita nel gruppo D insieme a Barcellona, Olympiacos e Sporting Lisbona. Per i vice campioni d’Europa l’ennesima sfida contro Messi, Suarez e Iniesta, che cercheranno la rivincita dopo l’eliminazione ai quarti dello scorso anno

Ancora il Barça, oltretutto con la sfida al Camp Nou nel debutto del 12 settembre. L’urna di Montecarlo ha riservato alla Juventus l’ennesima sfida con i catalani, inseriti nel girone D di Champions League insieme a Olympiacos e Sporting Lisbona. Un gruppo non impossibile, anche se dalla quarta fascia sarebbe potuto uscire un avversario più comodo dei portoghesi. La gemma, ovviamente, è il match contro Messi, Suarez e Iniesta, un déjà-vu recente visto il doppio confronto dei quarti di finale dello scorso anno, che vide la Juve dominare allo Stadium e uscire imbattuta dal Camp Nou. Ma con le partenze di Bonucci da una parte e Neymar dall’altra e con un mercato che nell’ultima settimana promette ancora scintille, sarà una sfida totalmente diversa da quella andata in scena quattro mesi fa. La Juve, per tentare di centrare la terza finale in quattro anni, dovrà anche guardarsi le spalle da Olympiacos e Sporting Lisbona, avversari abbordabili, ma ben lontane dall’essere le cosiddette Cenerentole del girone. 

BARCELLONA

Chissà cosa avrà pensato Max Allegri quando Francesco Totti, con un sorriso beffardo, ha riservato alla sua Juventus il Barcellona. L’allenatore livornese ha già incontrato i catalani 9 volte in carriera, con un bilancio di una vittoria (con il Milan, 20 febbraio 2013, 2-0 con gol di Boateng e Muntari), 3 pareggi e ben 5 sconfitte. Il Barça che ha sempre fatto sudare Allegri, però, sarà molto diverso da quello che scenderà all’Allianz Stadium. Senza Neymar, in attesa di un grande colpo (Dembelè, Coutinho, entrambi?), i blaugrana hanno debuttato nella Liga con un successo per 2-0 contro il Betis, in un Camp Nou emozionato dopo l’attentato sulle Ramblas. Prima era arrivata la scoppola subita dal Real in Supercoppa, un 5-1 complessivo che grida vendetta. Magari da consumarsi proprio in Champions, Juventus permettendo…

L’allenatore

Ernesto Valverde ha preso le redini del Barcellona, subentrando in estate a Luis Enrique. Ex attaccantemdel Barcellona dal 1988 al 1990, il basco è cresciuto come allenatore nelle giovanili dell’Athletic Bilbao, fino ad arrivare, nel 2003, sulla panchina della prima squadra. In carriera ha guidato anche Espanyol, due volte l’Olympiacos (con cui ha vinto 3 scudetti e 2 Coppe di Grecia), Villarreal e Valencia. Dal 2013 (fino a questa stagione) era tornato sulla panchina del club basco, con cui ha vinto la Supercoppa di Spagna 2015. Adesso, a 53 anni, arriva con il Barça la sua grande occasione della carriera.

Precedenti

Le due squadre si sono affrontate in campo internazionale in 11 occasioni, di cui tre negli ultimi due anni. Nel 2015, i blaugrana vinsero 3-1 la finale di Champions a Berlino, mentre lo scorso aprile, Buffon e compagni eliminarono Messi dal torneo vincendo 3-0 allo Stadium e pareggiando 0-0 al Camp Nou. Il bilancio totale vede 5 vittorie della Juve, 3 del Barcellona e 3 pareggi. 

La stella

Qualunque sarà il verdetto del mercato in questi ultimi giorni, il Barça resterà comunque la squadra di Leo Messi. A chi lo dava in declino, il 30enne argentino ha risposto con una stagione da 54 gol in 52 partite, uno ogni 82′. Nonostante gli oltre 500 centri in blaugrana, la Pulce non ha mai segnato un gol nè alla Juventus, nè a Gigi Buffon: un piccolo primato per il capitano bianconero. 

Come gioca

Valverde ha confermato in questo inizio di stagione il 4-3-3 di Luis Enrique. La perdita di Neymar è stata al momento surrogata dalla promozione di Deulofeu, in attesa che il mercato regali un nuovo diamante da lucidare al Camp Nou. Ad oggi l’infermeria è piena, con Suarez, Piquè, Iniesta e Rafinha fermi ai box. In caso di pieno recupero di tutti i titolari, ecco l’undici ideale, schierato con il 4-3-3: ter Stegen; Rafinha, Mascherano, Piquè, Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Messi; Deulofeu, Suarez.

OLYMPIACOS

Il 4 novembre 2014, la Juventus si trovava sotto 1-2 allo Stadium contro l’Olympiacos, ad un passo dalla clamorosa eliminazione. Un autogol e la rete di Pogba ribaltava quella partita e dava lo slancio necessario alla squadra di Allegri per arrivare sino alla finale di Berlino, persa poi con il Barcellona. Fu quello un momento di svolta per tutto l’ambiente, che acquisì consapevolezza a livello internazionale. I campioni di Grecia arrivano dai preliminari, dove hanno superato due avversari ostici come Partizan Belgrado e Rijeka, mentre in campionato hanno debuttato con un secco 4-1 all’AE Larisa. L’Olympiacos, che gioca allo Stadio Karaiskákis del Pireo, in uno dei campi più caldi d’Europa, è alla 18^ partecipazione alla fase a gironi. Nella passata stagione si è fermato al terzo turno di qualificazione e poi è stato eliminato negli ottavi di Europa League. Il miglior risultato della squadra greca nella Coppa dei Campioni è il quarto di finale nel 1998/99, quando fu eliminata proprio dalla Juve grazie a un gol decisivo di Conte all’85’.

L’allenatore

Reduce dal 44^ scudetto, il settimo consecutivo, il 19^ negli ultimi 21 anni, il club ha concesso un’opportunità a Besnik Hasi, 46 anni allenatore albanese, la scorsa stagione in Polonia al Legia Varsavia, dove è stato esonerato dopo appena due mesi di lavoro. Cresciuto tatticamente in Belgio alla scuola Anderlecht, ha condotto i bianco-malva al titolo nazionale nel 2013-14. Il suo obiettivo è quello di bissare la carriera di alcuni predecessori, come Valverde e Jardim. 

Precedenti

Juventus e Olympiacos si sono affrontate 10 volte in competizioni internazionali. Il bilancio vede i bianconeri vittoriosi in 6 occasioni, con 2 pareggi e altrettante vittorie dei greci. L’ultimo successo dei biancorossi è datato 22 ottobre 2014, nella fase a gironi di Champions (1-0, gol di Kasami). La vittoria più larga della Juve è del dicembre 2003, un 7-0 con doppietta di Trezeguet e gol di Del Piero, Miccoli, Di Vaio, Zalayeta e Maresca. 

La stella

Il giocatore di maggior talento è quel Marko Marin passato anche dalla Fiorentina, ma limitato dalla sfortuna e dai mille guai fisici. Il trequartista tedesco è alla seconda stagione in Grecia, dove sembra aver trovato nuova vita, con i vari Ben, Seba e Carcela-Gonzalez in sua assistenza. Lo scorso anno, Marin ha collezionato 23 presenze, 4 gol e 5 assist, ritrovando finalmente un po’ di continuità sul terreno.    

Come gioca

Oltre a Marin, vi sono alcuni volti noti alla nostra Serie A: l’attaccante Kasami (Palermo), Milic, terzino ex Fiorentina e il regista Tachtsidis (Genoa, Verona, Torino e Cagliari).  Da tenere d’occhio anche il trequartista greco Konstantinos Fortounis, che nella stagione 2015-16 è stato capocannoniere del campionato con 18 reti, ma che l’anno scorso si è fermato a 6 gol e 6 assist in 25 partite. Questo l’undici ideale di Hasi, schierato con il 4-2-3-1: Kapino; Diogo Figueira, Romao, Retsos, Koutris; Gillet, Odjidja-Ofoe; Fortounis, Marin, Sebà; Nabouhane. 

SPORTING LISBONA

L’accoppiata Totti-Sheva poteva essere più clemente con la Juve in quarta fascia, dove è uscito lo Sporting Lisbona. I lusitani, terzi lo scorso anno nella Liga, hanno superato nei preliminari la Steaua Bucarest, battuta grazie a un clamoroso 5-1 in trasferta nella gara di ritorno. Il club biancoverde è all’ottava partecipazione alla fase a gironi: nella passata stagione è arrivato ultimo nel girone di Champions con Real Madrid, Dortmund e Legia Varsavia. Il miglior risultato in Coppa dei Campioni resta il quarto di finale raggiunto nella stagione 1983-84. In campionato, lo Sporting è primo a punteggio pieno dopo tre giornate, in cui ha segnato 8 reti, non subendone alcuna. 

L’allenatore

Dopo aver vinto tutto con il Benfica tra il 2009 e il 2015, Jorge Jesus è saltato sull’altra sponda del Tago approdando ai rivali dello Sporting, tradimento che gli è valsa anche la scorta della polizia per le molteplici minacce di morte ricevute. Nel 2014 ha già incontrato la Juventus, eliminandola nella semifinale di Europa League.  

Precedenti

Non ci sono incontri a livello europeo tra i due club, ma solo quattro gare amichevoli (un successo juventino e tre portoghesi). L’ultima sfida tra Juventus e Sporting risale al luglio del 2011, in un’amichevole a Toronto in cui i biancoverdi la spuntarono 2-1 (gol di Del Piero). Fu quella una delle prime uscite della creatura di Antonio Conte, che darà il via alla leggenda dei sei scudetti. 

La stella

William Carvalho è stato tra i nomi più ricercati nel mercato estivo. Il centrocampista, 187 cm per 87 kg di muscoli, è uno dei polmoni del Portogallo campione d’Europa ed è da tempo nel mirino dei top club di mezzo Continente. Attenzione però anche a Bas Dost: l’attaccante olandese ex Wolfsburg, capocannoniere lo scorso anno in Liga con 34 reti, è il punto di riferimento in attacco, come dimostrano i quattro gol già segnati in questo avvio di stagione.

Come gioca

Moltissimi i volti nuovi arrivati dal mercato: l’esterno d’attacco Acuna (Racing Club), l’ex sampdoriano Bruno Fernandes sulla trequarti, Rodrigo Battaglia in mediana, il terzino Piccini, ma anche il fantasista Mattheus, l’attaccante ex Roma Seydou Doumbia, Jeremy Mathieu dal Barcellona e Fabio Coentrao in prestito dal Real Madrid. Questo l’undici ideale di Jorge Jesus in un 4-2-3-1: Rui Patricio; Piccini, Coates, Mathieu, Coentrao; Carvalho, Silva; Martins, B. Fernandes, Acuna; Dost

STATISTICHE E PRECEDENTI


BARCELLONA
o 11 precedenti tra Barcellona e Juve in Europa: bianconeri avanti cinque vittorie a tre (tre pareggi).
o Nei sette precedenti di CL/Coppa Campioni, score in equilibrio con due vittorie per parte e tre pareggi.
o Juventus e Barcellona non si erano mai affrontate nella fase a gironi di una coppa europea.
o Il Barcellona ha vinto 13 delle ultime 16 partite nella fase a gironi di Champions (2N, 1P) – i catalani, inoltre hanno segnato in 43 delle ultime 44 gare in questa fase della competizione.
o Lionel Messi ha segnato 94 gol in Champions League, il secondo miglior marcatore di sempre dopo Cristiano Ronaldo (105), 10 dei suoi 11 gol nella passata stagione arrivarono ai gironi.

OLYMPIACOS
o La Juve ha perso solo due delle 10 sfide europee con l’Olympiacos (sei vittorie e due pareggi).
o In Champions/Coppa dei Campioni, una sola sconfitta contro i greci per i bianconeri – cinque vittorie e due pareggi completano il bilancio.
o In casa, la Juve ha segnato in media tre gol a partita contro l’Olympiacos in cinque match europei.
o L’Olimpiacos ha vinto 11 dei suoi ultimi 15 match casalinghi in Champions League, perdendo gli altri quattro.
o Solo uno degli ultimi 35 match dell’Olympiacos in Champions League è terminato in pareggio (17V, 17P), contro il Benfica nell’ottobre 2013.

SPORTING LISBONA
o Primo confronto europeo tra Juventus e Sporting.
o I bianconeri hanno un record di nove vittorie, quattro sconfitte e due pareggi (entrambi 0-0) su 15 sfide a squadre portoghesi.
o Nessuna delle quattro squadre portoghesi ospitate dalla Juve a Torino ha mai segnato più di un gol in una singola partita.
o Lo Sporting ha superato la fase a gironi di Champions solo in una delle sue precedenti sette partecipazioni (2008/09).
o I portoghesi hanno perso sei delle ultime sette partite di Champions League (1V), incluse le quattro più recenti.

Fonte: SkySport

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