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Genoa-Juventus 2-4: Var pro e contro i bianconeri. Tris di Dybala

GENOVA – I genoani hanno cullato il sogno di un clamoroso remake, ma stavolta non poteva andare come l’anno scorso, quando i rossoblù rifilarono tre gol in 27’ alla Juve, umiliandola. E lasciandola lì, a macerarsi nell’umiliazione. Non poteva andare come l’anno scorso per un sacco di motivi. Primo: stavolta il Genoa di gol ne ha segnati soltanto due e ha smesso di farne già al 7’, lasciando alla Juve quasi tutta la partita per rimontare. Secondo: i bianconeri avevano imparato la lezione, e l’hanno messo in pratica. Terzo: questo Genoa non è quello, non ha la stessa qualità, non ha la stessa forza nel pressing, non ha quel livello. Ha spremuto se stesso, ma ha ceduto per pura inferiorità. Quarto: Allegri è stato bravissimo a rimettere nei binari i suoi, che dapprincipio avevano reagito con la forza dei nervi ma poi la partita l’hanno tenuta in pugno quando l’hanno affrontata con lucidità e fredda razionalità, fidandosi della propria superiorità, che Dybala sa benissimo come far pesare. La sua tripletta, la prima in Italia, è il, manifesto bianconero del sabato pomeriggio.

Sul risultato c’è però anche, e un ancora una volta, la firma del Var, che ha determinato certamente l’andamento della partita. E dunque bisogna raccontarlo, questo andamento. Il Genoa è passato in vantaggio dopo 18 secondi, quando Pandev s’è bevuto Alex Sandro e poi ha messo in area un pallone teso che Chiellini ha lisciato facendolo carambolare su Pjanic: uno a zero. Al 7’, Banti non s’è accordo di un evidente sgambetto di Rugani a Galabinov invece non sfuggito alla moviola, che ha suggerito il rigore non accorgendosi però della millimetrica posizione di fuorigioco del centravanti bulgaro, che poi ha battuto Buffon dal dischetto: due a zero. Al 14’, la Juve s è rimessa in carreggiata con uno gol di Dybala (di destro!), preparato da una splendida combinazione tra Higuain e Pjanic: due a uno. Sul finire del primo tempo, Lazovic ha respinto con il braccio una conclusione ravvicinata di Mandzukic, e se lì per lì nessuno allo stadio se n’era accorto (neanche gli juventini, che non avevano protestato), a quelli sul furgoncino del Var l’episodio non è sfuggito. Il rigore l’ha trasformato Dybala: due a due. Al 17’ del secondo tempo, dopo una lunga fase di superiorità juventina, Mandzukic ha pescato in area Cuadrado, elegante nel controllo e geniale nel movimento con cui si è liberato di Laxalt e ha battuto Perin: due a tre. E alla fine, il sinistro del capocannoniere Dybala,  servito da Higuain, è diventato la rasoiata della tripletta: due a quattro.

Il bello è che il Var farà molto discutere chi sta in poltrona ma poco chi sta allo stadio, dove il clima è palesemente più disteso. La gente si fida. Al rigore per la Juve, per esempio, Marassi non ha emesso nemmeno un fischio e in genere ogni decisione di Banti è stata presa bene, perché evidentemente il fatto che l’arbitro sia sotto tutela è visto come una forma di garanzia. Dentro gli stadi si respira un’aria migliore.
La bellezza della Juve è invece ancora del tutto indefinibile, ma d’altronde Allegri ha già fatto sapere che per lui la stagione comincia dopo la sosta e che adesso è tutto provvisorio, compresi gli sbandamenti difensivi che continuano a caratterizzare le prestazioni bianconere. Ma la settimana prossima il mercato chiuderà, e la Juve sarà diversa da quella di oggi. Giudicarla ora non ha senso, al momento ha senso solamente contare i gol che segna, e anche un po’ quelli che prende.

IL TABELLINO
GENOA (3-4-3) – Perin; Biraschi, Rossettini, Gentiletti; Lazovic, Veloso, Bertolacci, Laxalt; Pandev (33’st Lapadula), Galabinov (27’st Centurion), Taarabt (6’st Palladino). In panchina: Lamanna, Spolli, Zukanovic, Cofie, Rosi, Migliore, Omeonga, L.Rigoni, Salcedo. Allenatore: Juric.
JUVENTUS (4-2-3-1) – Buffon; Lichsteiner (29′ st Barzagli), Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (13’st Matuidi), Pjanic (36’st Bentancur); Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain.
ARBITRO – Banti di Livorno.
RETI 1’pt autogol Pjanic; 7’pt rig. Galabinov, 14’pt Dybala, 49’pt rig. Dybala; 17’st Cuadrado, 47’st Dybala.
NOTE – Ammoniti: Lichtsteiner, Gentiletti, Biraschi, Pjanic, Lazovic, Cuadrado, Laxalt. Angoli: 5-2 per la Juventus. Recupero: 5′; 4′.

Fonte: Repubblica

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