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E. League, come giocano le rivali delle italiane

Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda della prospettiva. Si può considerare così il sorteggio che ha decretato i sedicesimi di finale di Europa League. È andata male al Napoli che, da ‘retrocessa’ dalla Champions, ha pescato il Lipsia, altra formazione arrivata terza nella fase a gironi. Stessa sorte e stessa nazionalità è capitata all’Atalanta che dovrà vedersela con il Borussia Dortmund. Molto meglio invece l’accoppiamento sorteggiato per Lazio e Milan che affronteranno rispettivamente la Steaua Bucarest e il Ludogorets.

Il Lispia di Forsberg

Era difficile per il Napoli aspettarsi un avversario peggiore. Il Lipsia infatti è una delle squadre in rampa di lancio in Bundesliga. Il club, nato nel 2009, ha visto il suo progetto svilupparsi in fretta grazie al sostegno economico e imprenditoriale di un gigante del settore come la Red Bull. In soli sette anni infatti ha scalato le categorie, passando dalla quinta divisione alla massima serie tedesca. La scorsa stagione poi, al debutto in Bundesliga, è riuscito ad offrire il massimo di sé, posizionandosi secondo in classifica, alle spalle del solito Bayern Monaco. Un cammino reso possibile dallo straordinario rendimento della squadra nella sua compattezza e ovviamente dall’abilità di alcune individualità. Su tutti Emil Forsberg, svedese protagonista dell’eliminazione dell’Italia al prossimo Mondiale. Nel 4-4-2 di Hasenhüttl l’ala classe ’91, cercato in estate dal Milan e da altre big d’Europa, svolge un ruolo fondamentale in quanto è l’unico a non dare punti di riferimento all’avversario. La sua velocità e la sua classe sono un toccasana per la finalizzazione di Timo Werner, perno centrale dell’attacco del Lipsia e centravanti del presente e del futuro della Nazionale tedesca. Il problema della giovane punta è che ha difficoltà a giocare in uno stadio ‘rumoroso’. Toccherà quindi ai tifosi del San Paolo essere i primi baluardi a difesa di Reina. Meno incisivo è invece Poulsen, compagno di reparto di Werner. La squadra della Red Bull punta tanto sulla fisicità e potrebbe quindi soffrire il rapido gioco di Sarri, sempre che quest’ultimo riesca a frenare la corsa di Naby Keita, centrocampista completo che a fine stagione raggiungerà il Liverpool di Klopp che, in estate, se lo è già assicurato per 50 milioni. Nel girone di Champions i tedeschi, in un girone apparentemente alla portata, hanno comunque palesato i loro limiti e la loro inesperienza, mentre in campionato stanno confermando il potenziale a disposizione nell’organico di Hasenhüttl.

Fonte: SkySport

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