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Magie, labiali e gomitate: Roma ritrova Shakhtar

Il black out dell’Olimpico e la polemica Borriello-Ranieri

Bruciano ancora invece le due sconfitte che la Roma subì negli ottavi di finale della stagione 2010-11. Tifosi, addeti ai lavori e probabilmente anche giocatori avevano sorriso quando al sorteggio di Nyon era stata pescata la pallina dello Shakhtar Donetsk, motivo per cui digerire successivamente quell’eliminazione fu dura per tutti. Non era sicuramente la Roma che nella stagione precedente era andata a un passo dallo scudetto, ma la squadra che si presentò ai nastri di partenza della doppia sfida partì comunque da favorita, vista la differenza tecnica tra le due rose. Dopo un periodo di crescita e vittorie, la squadra di Ranieri arrivò al match d’andata di Champions, giocato in casa, con un solo punto raccolto nelle ultime tre di campionato e l’umore sotto terra. Nonostante questo, la Roma scese in campo con un buon approccio e riuscì a passare in vantaggio con Perrotta. Fu solo un’illusione però, perché dopo neanche 60 secondi gli ucraini trovarono il pareggio con una conclusione deviata di Jadson. Gol che sciolse definitivamente le resistenze dei giallorossi, colpiti nei minuti successivi da un bellissimo mancino a giro di Douglas Costa, oggi alla Juve, e dalla rete di Luiz Adriano, ex Milan, implacabile nello sfruttare lo scivolone goffo di Riise. 3-1 e pioggia di fischi all’Olimpico, incessanti anche dopo lo splendido gol di Menez nella seconda frazione di gioco che riaccese la fiammella della speranza. Qualificazione tutta in salita e clima incadescente, in particolare dopo che le telecamere rubarono a Borriello un labiale polemico nei confronti del suo allenatore: “Questo mi tiene in panchina, ho fatto 25.000 gol”.

Fonte: SkySport

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