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Gli errori decisivi del Milan contro l’Arsenal

L’azione che ha portato al 2-0 ha riassunto ancora meglio le difficoltà del Milan. Tutto è iniziato da una rimessa laterale di Ricardo Rodríguez: Cutrone scivola e non riesce a controllare una sponda di testa di Bonaventura, l’Arsenal recupera palla con Chambers che verticalizza subito su Ramsey, pescandolo alle spalle di Biglia. Wenger ha schierato il gallese come interno di centrocampo in coppia con Xhaka, con Wilshere giocava da trequartista che si preoccupava di facilitare la risalita del campo e di marcare Biglia. Özil invece partiva dalla destra, ma si muoveva liberamente alla ricerca di spazi nello schieramento del Milan in cui ricevere e rifinire la manovra.

Questo era lo schieramento iniziale ma al momento in cui Chambers ha recuperato il possesso dalla rimessa sbagliata del Milan nessuno dei tre si trovava nelle posizioni di partenza: Wilshere e Ramsey avevano invertito i loro ruoli, con il gallese che si era inserito dietro a Biglia, Özil era molto libero al centro del campo, dopo l’infelice tentativo dei centrocampisti rossoneri di accorciare nella zona della palla e, in particolare, dopo che Kessié si era alzato su Wilshere, lasciando alle sue spalle una prateria in cui il tedesco ha potuto ricevere comodamente. Così il gallese riceve il passaggio di Chambers e gira la palla al volo di tacco a Welbeck, che la passa a Özil che a quel punto ha tutto il tempo di controllare e guardare proprio l’inserimento di Ramsey. Özil ha aspettato il momento migliore per battere il tentativo di fuorigioco della difesa del Milan, disordinata dal ripiegamento maldestro di Biglia, che non stringe abbastanza vicino al centrale di difesa e si stacca anche di un metro in avanti. Il tedesco fa la cosa che sa fare meglio: serve Ramsey con un assist calibrato al millimetro che da solo davanti a Donnarumma lo salta e conclude a porta vuota.

Anche in questo caso, come in occasione del primo gol, la squadra di Gattuso non ha trovato il momento giusto per alzarsi sul portatore di palla, ha finito per allungarsi e si è ritrovata scoperta sulle ripartenze dei “Gunners”. Nell’azione del 2-0 è stato Chambers ad approfittarne per servire Ramsey nello spazio allo spalle di Biglia, spingendo così all’indietro la difesa rossonera. In quella dell’1-0, invece, il Milan aveva pagato l’atteggiamento poco chiaro sul primo possesso dell’Arsenal: lasciando troppo tempo a Xhaka la squadra di Gattuso gli ha lasciato giocare un cambio di gioco che ha spinto ancora una volta all’indietro la difesa milanista, creando i presupposti per quello che sarebbe successo pochi secondi dopo: lasciare l’isolamento a un giocatore come Mkhitaryan è un rischio che nessuno può permettersi.

Insomma, in assenza di pressione la qualità dei giocatori più forti dell’Arsenal ha finito per fare la differenza. L’analisi di Gattuso a fine partita si è concentrata proprio sulla facilità con cui l’Arsenal ha aperto lo schieramento del Milan, con le ricezioni tra le linee dei suoi trequartisti.

Il 2-0 di Milano costringerà i rossoneri a compiere una vera e propria impresa a Londra per passare il turno. Servirà cancellare gli errori che sono costati i due gol, ma anche avere un piano migliore per rendere più sottile il gap dal punto di vista tecnico. Nonostante il periodo di crisi che sta attraversando l’Arsenal, la sfida d’andata ha dimostrato che al Milan manca ancora qualcosa per poter brillare a questi livelli.

Fonte: SkySport

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