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Le peggiori cadute della carriera di Mourinho

Siamo nel bel mezzo del poema epico che ha per protagonisti Guardiola e Mourinho, capitolo spagnolo. Come in ogni storia che si rispetti ci sono un buono e un cattivo, e la critica – dopo i primi confronti – ha impiegato poco ad assegnare a Mou il ruolo dell’antagonista (non che a lui la cosa dia fastidio). Pep propone un calcio bello, pulito, tecnico; Mourinho invece è quello che usa i muscoli per spezzare le trame altrui, limitandosi a distruggere e a non far giocare il nemico. Sintesi suprema di questa contrapposizione la mossa tattica con cui, nel Clasico di Champions (semifinale d’andata) del 2011, Mourinho piazza il cattivissimo Pepe a centrocampo, sulle tracce di Messi, con mandato di randellare senza pietà. Si gioca di fronte ai palati fini del Bernabeu, ma il Real Madrid offre ugualmente un pietoso spettacolo di catenaccio in cui la palla viene lasciata all’avversario, non si supera la metacampo per lunghi tratti di gara e Cristiano Ronaldo rischia la crisi isterica arrivando a sbracciarsi per incoraggiare i compagni a mettere la testa fuori dal guscio, salvo poi mandarli platealmente a quel paese. Finisce con la doppietta di Messi, realizzata dopo l’espulsione del gigante Pepe, rosso diretto per un intervento su Dani Alves che premia più l’intenzione di entrare duro per fare male che l’effettiva riuscita del piano. Mourinho naturalmente nell’occasione protesta (storiche le sue accuse alla scuola attoriale blaugrana), e viene allontanato.

Fonte: Sky

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