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Diritti tv, l’Antitrust indaga sui pacchetti di Mediapro?

ROMA – Non finisce qui, la partita dei diritti tv è ancora lunga: Mediapro ha presentato i suoi pacchetti  ma, forse per la fretta, ci sono lacune e buchi. L’Antitrust (Agcm) ha l’obbligo di vigilanza, ed è probabile che presto possa intervenire, magari su sollecitazione di una parte. In passato, d’altronde, fra Antitrust e Lega di serie A-Infront c’erano stati non pochi attriti. Stupirebbe adesso se la società spagnolo-cinese avesse il via libera senza alcuna verifica. Una cosa curiosa, e discutibile, è che le offerte dovranno essere fatte “al buio”: non è stata fissata infatti una cifra minima. Questo a differenza dei due precedenti bandi della Lega (nel secondo erano stati offerti 830 milioni, cifra ritenuta troppo bassa dai presidenti).

A nessun operatore inoltre è consentito, riguardo ai pacchetti formati per piattaforma, acquisire pacchetti che contengano in esclusiva sui medesimi eventi piattaforme appartenenti a tutte le tre fasce. A titolo di esempio: un operatore non può acquisire più pacchetti che gli consentano di trasmettere in esclusiva attraverso la piattaforma satellitare, la piattaforma digitale terrestre e la piattaforma internet. E questo potrebbe creare problemi, e soprattutto scoraggiare eventuali acquirenti. Insomma, bisognerà verificare se sono state seguite appieno le linee guida prescitte dall’Agcm. Mediapro vuole incassare un miliardo e 50 milioni, quanto ha versato (o verserà) nelle casse della Lega: sinora sono stati pagati 64 milioni di caparra, entro il 26 dovrebbe arrivare anche la fidejussione. E se non arrivasse? Se le offerte fosse al ribasso, 200-300 milioni meno del previsto, Mediapro potrebbe tentare la strada del Canale della Lega, con il suo partner spagnolo (beInSports, che fa parte del gruppo di Al Jaazera, la tv del Qatar) mentre la Lega di A farebbe da editore. Non ci dovrebbero essere problemi di produzione, in due mesi sarebbe tutto pronto. Così assicurano almeno da Infront. Ma c’è anche resistenza da parte di alcuni club, soprattutto da parte della Roma, mentre la Juventus per ora avrebbe una posizione di scetticismo, essendo molto alto il rischio di impresa. Ma questo sarebbe il piano B. Il piano A riguarda il bando, e i suoi pacchetti. Chi è interessato? Sky aveva già fatto la sua parte, offrendo 630 milioni: di sicuro farà ancora la sua parte. Ma Mediaset Premium offrirà ancora 200 milioni come aveva fatto nei due bandi precedenti? O si concentrarà sul chairo come temono a Mediapro? E Perform? E Tim? E Vodafone? Partita difficile, con possibili sviluppi clamorosi. Di sicuro una cosa: né Mediapro né i presidenti ci vogliono rimettere.
 
 

Fonte: Repubblica.it

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