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Allegri: “Gruppo straordinario. Dopo Madrid…”

Aveva chiesto una Juve arrabbiata, dopo la serata di Madrid; è stata una Juve lucida e cinica come quasi sempre accaduto in questa stagione. Massimiliano Allegri si gode il successo per 3-0 sulla Sampdoria, che gli permette di allungare a +6 sul Napoli fermato a San Siro dal Milan: all’Allianz Stadium decidono Mandzukic, Howedes e Khedira, oltre che uno strepitoso Doglas Costa autore di tutti e tre gli assist. L’allenatore bianconero ha commentato ai microfoni di Sky Calcio Show il match: “Avevo chiesto lucidità e i ragazzi sono stati bravi, non era semplice dopo Madrid. La Sampdoria è una squadra che palleggia e gioca, senza una partita attenta difensivamente avremmo rischiato grosso. C’è anche da dire che a un mese dalla fine della stagione, è un altro calcio”. Una partita che si è sbloccata prima della fine del primo tempo, con l’ingresso di Douglas Costa. Allegri ci scherza su: “Ringraziamo Pjanic che è uscito per una contrattura. Ma scherzi a parte, avevo deciso di iniziare la partita così perché Costa e Higuain potevano essere cambi determinanti nel secondo tempo quando la Sampdoria poteva calare”.

L’allungo sul Napoli, la serata di Madrid, il futuro

La vittoria sui blucerchiati significa +6 sul Napoli: “Non sono ancora tranquillo, dobbiamo vincere a Crotone e poi prepararci allo scontro diretto. Il campionato è ancora lungo, recuperiamo e affrontiamo le partite con serenità: i ragazzi stanno bene, oggi abbiamo finito la partita in crescendo. Ho un gruppo straordinario che ha in testa un traguardo che sarebbe irripetibile, quello del settimo scudetto. Sono fortunato ad allenarli”. Inevitabile tornare per un momento sulla serata di Madrid: “Io il più freddo nel dopo partita? E’ stato sicuramente un momento delicato, più per i ragazzi che per me, io sono riuscito a distaccarmi un po’. Per due giorni ci siamo sfogati a Vinovo – prosegue Allegri – sabato abbiamo rimesso la testa sul campo. Purtroppo è successo, non possiamo cambiarlo. Mi fa piacere che i ragazzi abbiano capito che bisognava essere più bravi sul fallo laterale. Se fossimo stati messi meglio in campo, non avremmo preso neanche il cross: gliel’ho fatto vedere. Sentire quegli applausi all’inizio della partita e rendermi conto che erano per un’eliminazione, mi ha fatto girare le scatole”. Ultimo argomento, il futuro: “Spero di allenare la Juve ancora a lungo, ma devo ancora incontrare la società: l’allenatore è valutato in base ai risultati. Io con la società sono pienamente in sintonia, c’è un grandissimo rapporto professionale e umano.

Fonte: SkySport

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