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Juve, Buffon: “Nessuna lite con Benatia”

Gianluigi Buffon parla da capitano. Il numero uno della Juventus ha rilasciato alla televisione ufficiale bianconera una lunga intervista, in cui ha affrontato tanti temi, dal post-Napoli allo Scudetto, obiettivo primario e che vede al momento la sua squadra come favorita al netto dei punti, visto il vantaggio di una lunghezza nei confronti del Napoli. Ecco le parole del numero 1 bianconero, che ha iniziato la sua riflessione dalle voci che volevano una lite all’interno dello spogliatoio della Juventus dopo la sconfitta interna con gli azzurri, in particolare un episodio legato a Mehdi Benatia: “È quel tipo di gossip, palesemente inventato, che si portano dietro le sconfitte di squadre che sembrano non avere talloni d’Achille come la Juventus. Si cerca così di destabilizzare un ambiente e minare le certezze e l’unione di un gruppo. Sicuramente, com’è normale che sia e com’è sempre successo da quando sono alla Juve, trovo logico e doveroso confrontarsi e questo è accaduto, ma nessuno, almeno nei miei diciassette anni di Juventus, si è permesso di puntare l’indice verso qualcuno colpevolizzandolo per una sconfitta un errore e questo, fino a quando sarò capitano di questa squadra non accadrà mai. Aggiungo che Medhi è un ragazzo estremamente rispettoso e che ha sposato la nostra causa con educazione un modo di stare nel gruppo eccezionali. Mi spiace essere costretto a puntualizzarlo, ma devo farlo, perché in presenza di certe notizie, se non calunniose, quanto meno false, credo che una precisazione sia dovuta per tutelare il gruppo e Medhi, che è un ragazzo splendido”.

Gli obiettivi di fine stagione

“Abbiamo dilapidato cinque punti importantissimi negli ultimi giorni, ma siamo sempre primi seppur con un margine di vantaggio risicato. Dobbiamo cercare di portarlo a fine corsa, questo è il nostro obiettivo e il nostro dovere. Una rincorsa di nove mesi come quella di quest’anno porta un enorme dispendio di energie fisiche e mentali, ma ora mancano venti giorni alla fine e quindi dobbiamo arrivare al limite delle nostre potenzialità. Se poi gli altri saranno più bravi di noi faremo loro i complimenti, perché in un campionato di 38 partite chi vince, l’avrà meritato. Ma questo è un pensiero ancora molto lontano”.

L’Inter e altre quattro finali

“Quella con l’Inter è una sfida decisiva, ma lo saranno anche quella con il Bologna, con la Roma, il Verona… E ci sarà la finale di Coppa Italia Sono venti giorni nei quali dobbiamo tornare in campo con ferocia e “brutalità sportiva” e nei quali dovremo essere tutti uniti, altrimenti si fa il gioco degli avversari e di chi, nei pochi nostri momenti di difficoltà, ha sempre cercato con notizie tendenziose di creare dei problemi, senza mai riuscirci. Vorrei che anche in questo caso noi come squadra e il popolo juventino ci si riesca a compattarsi e a creare quel muro di protezione che ci permetta di vivere questi venti giorni da vera Juve”.

Fonte: SkySport

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