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Rimonte – Nell’era dei 3 punti in 4 occasioni la squadra prima in classifica è stata superata da un’inseguitrice

Pericolo ribaltone? Sì, ma la Juve ha già respinto una volta l’assalto. La corsa scudetto si è complicata tremendamente per i bianconeri, che hanno sprecato cinque dei sei punti di vantaggio in due giornate. Ora si presenta alla volata ­finale con un solo punto in dote. Già successo, nell’era dei tre punti, di un testa a testa tra due concorrenti che si sono presentate sul rettilineo conclusivo, a quattro giornate dal traguardo, con una sola lunghezza di differenza. Qual è stato l’epilogo? Due volte su tre, l’inseguitrice ha rimontato la capolista; l’unica squadra a +1 che non si è fatta superare è stata la Juve. In assoluto, però, da quando la vittoria vale 3 punti, il ribaltone è successo quattro volte e con più punti di differenza tra la prima e le altre.

NEL ‘98. E’ accaduto nel 1997- 98, esattamente vent’anni fa, nel campionato del «rigore-non rigore» Iuliano-Ronaldo. In corsa c’erano Juve e Inter, arrivate a quattro turni dalla fine a una incollatura di differenza: 66 punti i bianconeri, 65 i nerazzurri. Alla quart’ultima giornata è in programma lo scontro diretto, vinto 1-0 dalla Juve e contraddistinto dall’episodio che sta facendo ancora discutere oggi. La squadra di Lippi allunga su quella di Simoni a +4; seguono due pareggi per entrambe al terz’ultimo turno, prima della caduta dell’Inter con il Bari nel penultimo turno che, unita alla vittoria juventina con il Bologna, regala lo scudetto ai bianconeri. Niente ribaltone, quindi.

SORPASSO. In altre due occasioni, invece, il sorpasso si è materializzato. La prima è accaduta immediatamente l’anno dopo: stagione 1998-99, Lazio a quota 59, Milan a 58 a quattro dalla ­ ne. Entrambe vincono le prime due delle quattro gare rimanenti: i biancocelesti superano Udinese e Bologna, i rossoneri Sampdoria e Juve. Il momento chiave che cambia la storia del torneo e della corsa scudetto accade alla penultima giornata. La Lazio viene fermata in trasferta dalla Fiorentina e il Milan ne appro­fitta: batte 4-0 l’Empoli e mette la freccia. I rossoneri di Zaccheroni vincono anche nell’ultimo atto a Perugia (2- 1) ed è trionfo: Milan 70, Lazio 69. Non è ­finita ­ finchè non è ­ nita, è un detto che si addice perfettamente a queste situazioni. Stagione 2009-10: Roma 71, Inter 70. E proprio alla quart’ultima giornata avviene il sorpasso decisivo. L’Inter batte l’Atalanta mentre la Roma crolla in casa con la Sampdoria, colpita dal gol di Pazzini e dalle parate incredibili di Storari. Si arriva alle ultime tre giornate con i nerazzurri a +2, ma non cambia più nulla perché entrambe le contendenti vincono tutte e tre le partite restanti. Inter campione con 82 punti, Roma seconda con 80.

PIU’ MARGINE. Altre due volte il campionato ha cambiato padrone nelle ultime quattro giornate, nel 1999-2000 e nel 2001-02, ma il distacco tra le concorrenti era superiore ad un punto. Nel 1999-2000 la vittima è stata proprio la Juve, scotta nel diluvio di Perugia e superata in volata dalla Lazio all’ultima giornata. I bianconeri però si rifanno con gli interessi il 5 maggio 2002, superando all’ultima giornata l’Inter: nerazzurri in vantaggio a quattro turni dalla ­ ne (+2 sulla Roma e +3 sulla Juve); nerazzurri battuti dalla Lazio nell’ultima giornata e superati dai bianconeri sul traguardo.

Corriere dello SPort

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