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Sarri: “De Laurentiis scontento? Spiace, ma fino a un certo punto”

Il pareggio contro il Torino ha fatto sfumare lo scudetto al Napoli, ma al San Paolo tiene banco il futuro di Sarri: “Non devo rispondere a De Laurentiis – ha commentato il tecnico -, spiace se non è contento ma fino a un certo punto. Ho sempre cercato di fare il meglio per la squadra e se dovessi andare via non è certo per le parole del presidente”. Possibilità Premier League: “L’inglese l’ho studiato anni fa, ma ora non conta”.
Nel corso del programma “Serie A Live” in onda su Premium Sport, l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha commentato il 2-2 contro il Torino che ha spento ogni speranza scudetto: “Il Napoli oggi ha fatto una partita stupenda, con grande qualità di palleggio, in cui purtroppo abbiamo commesso due errori madornali. La situazione del campionato poteva anche toglierci spirito, perché i giochi erano di fatto conclusi, invece quello che abbiamo messo in campo è una delle migliori prove degli ultimi due mesi. Avremmo voluto vincere, è naturale, ma ce l’abbiamo messa tutta nonostante il contesto potesse essere sfavorevole”.
L’ambiente azzurro però non è dei più sereni dopo le dichiarazioni di De Laurentiis: “Al presidente non devo replicare niente: mi ha fatto vivere un’avventura straordinaria che è quella di allenare la squadra che tifavo da bambino. Mi dispiace se non è contento, io ho la coscienza a posto, ho cercato sempre di fare il meglio per la squadra, quindi mi spiace ma fino a un certo punto. Se sto riflettendo sul mio futuro? Non certo per quello che ha detto il presidente: anche se dovessi rimanere qui so che De Laurentiisun’esternazione del genere ogni tanto la farebbe, sono abituato, non ci rimango male. Mi spiace più per Spalletti, nel caso. Ma non penso a dimettermi, di cosa stiamo parlando? Questa è una piazza stupenda, con 50 mila tifosi che ci hanno incitato per tutta la partita, quindi da questo punto di vista un allenatore o un giocatore non potrebbero chiedere di più”.
Nel futuro potrebbe anche esserci la Premier League: “Penso sia ininfluente che io sappia l’inglese o meno: l’ho studiato a fondo ma talmente tanti anni fa che potrei essermelo dimenticato. Se i miei collaboratori lo sanno? Non saprei nemmeno a chi chiederlo perché non saprei nemmeno chi mi porterei di loro.”

Mediaset.it

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