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Zebre, sigari e playboy: l’altra festa della Juve

Berna detto “zebrone”

Quello di quest’anno è stato il primo titolo per Federico Bernardeschi, secondo in realtà, dopo la Coppa Italia già vinta in finale contro il Milan. 22 le presenze nel campionato vinto, 4 gol e 6 assist, dopo essere però cresciuto calcisticamente nella Fiorentina, eterni rivali dei bianconeri, ed essere arrivato a Torino solo la scorsa estate. Sarà forse anche per questo, ma vederlo con la maschera della zebra avrà sicuramente fatto uno strano effetto ai suoi vecchi tifosi, ora che la metamorfosi è avvenuta completamente. Era il marzo del 2017 quando infatti lo stesso attaccante classe 1994 rifiutava una sciarpa coi colori bianconeri. Il momento? Inaugurazione della 69^ edizione della Viareggio Cup: Berna è in posa per le foto con il sindaco della città Giorgio Del Ghingaro, che gli offre una sciarpa coi colori dei rivali. Risposta? “Non posso, mi ammanettano” – con tanto di risate che fanno sempre parte del gioco. Dopotutto questo è il destino dei calciatori e dei loro relativi trasferimenti: perché un giorno, quei colori e quel simbolo, devi rifiutarli, mentre quello dopo finisci addirittura per indossarli. Berna? Chiamatelo allora lo zebrone, come il Vito La Monica interpretato da Diego Abatantuono nel film Tifosi.

Fonte: SkySport

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