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2019, Triplete al “Wanda”: sogni da “pazza” Inter

“Era una partita dove io no volevo la palla: perché ci sono partite dove si vuole la palla, ma io no volevo la palla. Perché… il Barcellona vuole pressare la palla, ma si noi non abbiamo palla como possono loro pressare?”. José Mourinho si esprime nel suo personalissimo português e mezzo milanées e sorride smargiasso, sentenzia e “slinguetta” da par suo, bagnato come un pulcino, innaffiato dagli idranti dei dispettosi catalani. Mani in tasca, ogni tanto porta l’indice all’orecchio, quell’indice che 5 minuti prima aveva puntato in trionfo verso i 5mila tifosi dell’Inter in delirio, appollaiati in uno spicchio del Camp Nou, stanchi, distrutti dalla fatica di vedere una squadra resistere in 10 alle pallonate di Messi e Ibra e sperare nei miracoli di Julio Cesar (che arrivano, puntuali); ma sono felici, come in quei viaggi spericolati di vascorossiana memoria che vorresti non finissero mai. Dall’altra parte dello stadio, mentre Fabio Caressa ricorda ai bauscia di chiamare quanto prima l’agente immobiliare (“Prendete casa a Madrid, prendete casa a Madrid!”) da quella stessa parte della tribuna un ragazzo di 17 anni sogna di indossare i colori nerazzurri del suo idolo Javier Zanetti: è un giovane della Masìa blaugrana, eppure tifa per gli avversari.

Fonte: Sky

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