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Lega di A, il nuovo ad potrebbe essere Dal Pino

ROMA – Manager di fama internazionale, Paolo Dal Pino, classe ’62, molto probabilmente sarà il nuovo amministratore delegato della Lega di serie A. Al momento il ruolo è ricoperto (bene) da Marco Brunelli, grande esperienza e conoscenza (anche internazionale) del mondo del pallone. Con la elezione di Dal Pino, Brunelli tornerebbe a fare il direttore generale della Lega, cosa che sa fare meglio di tutti.

Non è stato un percorso facile, quello che ha portato (sta portando) alla ricostituzione degli organi dirigenziali: per primo è stato eletto il presidente, Gaetano Micciché, banchiere e manager che si è insediato con decisione (forse, in qualche caso, anche eccessiva) e sta portando a termine (mercoledì sapremo come) la partita decisiva dei diritti tv. Malagò, oltre a Micciché, è riuscito a fare eleggere come consigliere indipendente Maurizio Casasco dopo aver tentato invano la strada delle quote rosa (con Diana Bianchedi e Valeria Panzironi). Ma Malagò, che ora ha concluso il suo mandato “luci-ombre” da commissario, non è riuscito comunque a mettere un freno alle ambizioni di Lotito che, dopo aver rischiato una clamorosa bocciatura alle urne (solo sei voti al primo tentativo), non solo è stato rieletto consigliere federale, carica cui tiene molto, ma è riuscito anche a piazzare non pochi amici suoi in consiglio di Lega.

Le due società che più avevano appoggiato Malagò come commissario, vale a dire Roma e Sampdoria, sono rimaste fuori dai giochi: Antonio Romei, Umberto Gandini e Mauro Baldissoni non sono entrati né in consiglio federale né in consiglio di Lega. Adesso resta l’ultima casella: l’amministratore delegato, un ruolo nuovo per la Lega di Milano. Di sicuro un ruolo operativo. I presidenti si sono affidati ai “cacciatori di teste” (head hunters) della Egon Zehnder, una società di spessore mondiale: nella short list, dopo una lunga selezione, c’era (c’è) anche Dal Pino, manager che di sicuro ha un’esperienza completa, essendo passando dall’Editoriale L’Espresso alla Telecom, dalla Seat Pagine Gialle alla Pirelli Latin America.

In tempi di diritti tv e di sviluppo internazionale, sicuramente, Dal Pino è il profilo giusto per la Lega di serie A: i presidenti sono con lui, lo vogliono, e fra gli estimatori c’è anche Lotito che, come si è visto, qualcosa sposta ancora. Insomma, la partita dell’ad potrebbe essere chiusa subito dopo quella dei diritti: la Lega guarda sempre più oltre confine, lo dimostra anche l’accordo con l’Arabia per la Supercoppa.

Fonte: Repubblica.it

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