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Uruguay-Francia, le chiavi della partita

Il gran gol segnato da Pavard all’Argentina.

Il quadro tattico

A decidere gli equilibri della partita potrebbero essere due assenze pesanti: quella sicura di Matuidi per squalifica e quella quasi certa di Cavani, uscito per infortunio contro il Portogallo. Interpretando le scelte di Deschamps durante il Mondiale, il probabile sostituto di Matuidi dovrebbe essere Tolisso. Il centrocampista del Bayern Monaco è partito titolare contro l’Australia ed è stato sostituito nel secondo tempo proprio da Matuidi, che invece ha giocato dal primo minuto contro il Perù. Entrambi sono rimasti in panchina contro la Danimarca, in una gara quasi ininfluente per la Francia, e sono invece tornati a darsi il cambio contro l’Argentina: a un quarto d’ora dalla fine Matuidi è uscito per far posto a Tolisso.

L’ingresso in squadra di Matuidi al posto di Tolisso dopo la brutta prestazione all’esordio contro l’Australia ha rafforzato la fase difensiva della Francia, ricorrendo soprattutto alle qualità individuali in pressione del centrocampista della Juventus. Sia contro il Perù che contro l’Argentina, la sua posizione ibrida a sinistra è servita a garantire maggiore protezione contro le catene destre avversarie, le più pericolose nello sviluppo della manovra.

Contro l’Albiceleste, Matuidi ha spesso aiutato Kanté a ridurre gli spazi di ricezione di Messi ma si allargava anche a pressare il terzino destro argentino, Mercado, in linea con il ruolo di esterno che Deschamps gli ha assegnato in fase difensiva. L’aggiunta di un centrocampista più tecnico come Tolisso potrebbe però aiutare la Francia a manovrare con maggiore brillantezza, un aspetto determinante contro l’organizzazione difensiva dell’Uruguay, che finora ha concesso un solo gol, a Pepe sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

La Francia, d’altra parte, occupa il campo in maniera squilibrata e in fase di possesso ha faticato ad arrivare ai giocatori più avanzati. A destra Mbappé, Griezmann e Giroud si avvicinano per scambiarsi il pallone e trovare le giocate per arrivare in porta, la fascia sinistra, al contrario, tende a svuotarsi per agevolare le discese di Lucas Hernández, determinante con i suoi cross in due dei quattro gol segnati all’Argentina. Tolisso ma anche Fekir, l’altro possibile sostituto di Matuidi, potrebbero modificare lo scenario garantendo linee di passaggio dietro il centrocampo dell’Uruguay e rendendo quindi più fluida la manovra verso gli attaccanti.

I “Bleus” sono attesi da una sfida molto diversa rispetto a quella affrontata agli ottavi, in cui hanno potuto lasciare la palla agli avversari e attaccare in campo aperto: raggiungere con maggiore continuità e brillantezza Griezmann, Mbappé e, in misura minore, Giroud sarà uno dei temi fondamentali che deciderà l’esito della partita contro l’Uruguay.

L’assenza di Cavani ha forse minore impatto sulla struttura complessiva della “Celeste”, ma è senza dubbio più pesante di quella di Matuidi per gli equilibri della partita. Il probabile sostituto del centravanti del PSG è Stuani, entrato al suo posto dopo l’infortunio rimediato nell’ottavo contro il Portogallo. Stuani ha giocato una grande stagione con il Girona, impreziosita da 21 gol nella Liga, e piace a Tabárez per l’attitudine al sacrificio in fase difensiva. Nonostante l’equilibrio e la copertura che può garantire abbassandosi sotto la linea della palla, Stuani resta evidentemente di un altro livello rispetto a Cavani e la pericolosità dell’Uruguay, ricaduta tutta sulle spalle del “Matador” e di Suárez contro il Portogallo, non potrà che risentirne.

Se la manovra francese continuerà a mantenersi poco fluida, però, i meccanismi uruguaiani di recupero della palla potrebbero avere un ruolo importante soprattutto in chiave offensiva, per iniziare gli attacchi più vicino alla porta avversaria e far prevalere, anche in assenza di Cavani, l’organizzazione della “Celeste” sul talento della Francia.

Quali giocatori arrivano più in forma

All’Uruguay mancherà il giocatore più in forma, Cavani, ma anche il suo compagno in attacco, Suárez, ha dimostrato di stare molto bene contro il Portogallo. Il centravanti del Barcellona ha servito l’assist a Cavani in occasione del primo gol ed è stato il principale riferimento per i compagni quando bisognava risalire il campo, ripulendo i palloni in uscita dalla difesa, tenendo impegnati i difensori centrali portoghesi e garantendo le minime connessioni per muovere la palla all’interno della metà campo avversaria. Senza Cavani, le speranze della “Celeste” di arrivare in semifinale passeranno ancora di più dalla sua prestazione.

Fonte: SkySport

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