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Napoli-Carpi 5-1, gli azzurri danno già spettacolo

TRENTO – È un passaggio di testimone soft, anche se già s’intravedono delle differenze tra il nuovo Napoli di Carletto Ancelotti (solido, duttile e meno compassato) e quello allo stesso tempo più spettacolare e monotematico di Maurizio Sarri, il cui eccellente lavoro non sarà comunque disperso. La facile vittoria degli azzurri (5-1) con il Carpi, formazione di serie B, è apparsa infatti una promettente sintesi tra passato e presente. Nell’attesa ovviamente di verifiche più probanti, che arriveranno all’inizio di agosto.    

La nuova parola d’ordine del Napoli è flessibilità: nelle rotazioni tra titolari e anche nei cambi di modulo, che Ancelotti chiede alla sua squadra di alternare pure nel corso della stessa partita. È successo di nuovo nel secondo test stagionale degli azzurri, che nel tredicesimo giorno del loro ritiro estivo hanno affrontato allo stadio Briamasco di Trento il Carpi, lasciando momentaneamente il quartier generale di Dimaro. Oltre alla maggiore resistenza dello sparring partner, dunque, Insigne e compagni hanno dovuto fare i conti con la temperatura molto più calda, al di là dell’inevitabile stanchezza per le doppie sedute quotidiane d’allenamenti. Ma i circa quattromila spettatori in tribuna si sono lo stesso divertiti e ne hanno approfittato innanzitutto per osservare da vicino i nuovi acquisti, desiderosi a loro volta di farsi notare e di strappare i primi applausi.

Lo spagnolo Fabian Ruiz ha brillato un po’ meno rispetto al debutto con il Gozzano, ma si è fatto apprezzare lo stesso per qualità e quantità. Roberto Inglese ha trovato in mischia il suo primo gol con la maglia del Napoli e ha sfruttato bene la sua occasione, visto che per il momento è l’unico centravanti disponibile. È infatti appena rientrato il polacco Arek Milik, reduce dalle vacanze post Mondiale come Zielinski e Koulibaly. Nelle prossime ore è atteso pure il portoghese Mario Rui, mentre Mertens ritornerà a disposizione solo il 2 agosto. Alla lista degli indisponibili si sono aggiunti inoltre gli infortunati Meret, Ghoulam e Chiriches, che è tra l’altro corteggiato sul mercato dallo Stoke City. Le scelte per Ancelotti sono state dunque giocoforza abbastanza limitate e nella ripresa si sono intravisti pure degli esperimenti a sorpresa: con Insigne schierato da falso nueve, Hysaj spostato a sinistra e Allan adattato come terzino destro. Proprio il centrocampista brasiliano aveva sbloccato il risultato all’inizio della partita, con un destro preciso dalla distanza. Il tiro da fuori è un’altra nota distintiva del nuovo corso.

Ma Ancelotti ha osservato con attenzione soprattutto le prove di Diawara e Hamsik, che si sono alternati (un tempo a testa) nella cabina di regia. Discreti entrambi, ma da rivedere contro un avversario di consistenza maggiore. Il Carpi è riuscito comunque a sua volta a fare una dignitosa figura e a salvare la bandiera con Piu, cedendo soltanto nel finale. Molto bello il tris firmato da Callejon, col solito taglio su assist di Insigne. Sprazzi del vecchio Napoli di Sarri, che il nuovo tecnico sta rimodellando e non certo smantellando, inserendo rapidamente pure i rinforzi estivi. Simone Verdi si è tolto lo sfizio di firmare il poker, su un assist di Callejon. A segno, quasi allo scadere, anche il misterioso e sconosciuto brasiliano Vinicius. Chi ben comincia è a metà dell’opera.
 

Fonte: Repubblica.it

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