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Juventus-Lazio, le chiavi tattiche della sfida

Il 4-4-1-1 utilizzato dalla Lazio per provare a recuperare dallo svantaggio. Fuori inquadratura il centravanti Immobile.

I precedenti della passata stagione

Lo scorso anno la Lazio si è rivelata un osso piuttosto duro per la Juventus proprio per le sue particolari caratteristiche tattiche. Ad agosto, in Supercoppa, i biancocelesti avevano battuto la squadra di Allegri schierata con il 4-2-3-1 grazie alle ripartenze e alle ricezioni negli half-spaces di Milinkovic-Savic e Luis Alberto, le due più pericolose armi del 3-5-1-1 di Inzaghi.

Memore della partita di agosto, Allegri nel match di andata in campionato giocato in ottobre, ha disposto i suoi uomini, per la prima volta in stagione, con il 4-3-3, con lo scopo di proteggere meglio con un mediano la zona davanti ai due centrali e di garantirsi maggiore copertura contro le transizioni offensive della Lazio. Ancora una volta però i biancocelesti hanno battuto la Juventus e, nuovamente, grazie alle ricezioni delle mezzepunte negli half-spaces, ai fianchi del mediano bianconero, e a ripartenze veloci mortifere.

Per questo, dopo due sconfitte consecutive, nella gara di ritorno giocata a marzo, la priorità di Allegri era stata quelle di sterilizzare le armi offensive della Lazio: sacrificando quasi del tutto le proprie velleità offensive, ha disegnato per la sua squadra un abbottonatissimo 3-5-1-1 dal baricentro basso. La presenza del mediano davanti alla difesa, unita alla possibilità per i centrali di uscire aggressivamente sugli avversari negli half-spaces, forti di una della doppia copertura data dalla difesa a 3, garantiva la difesa dalle ricezioni tra le linee di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Inoltre la scelta di difendere a 3 ha assicurato una folta linea di protezione in transizione difensiva e, in fase puramente difensiva, di difendere l’ampiezza del 3-5-1-1 con l’arretramento dei due esterni sulla linea dei difensori.

Le scelte di Allegri hanno ampiamente pagato in termini di prevenzione dei pericoli per la porta di Buffon, praticamente inoperoso, pagando però il prezzo di una fase offensiva spuntata; solo una prodezza in pieno recupero di Paulo Dybala ha consentito ai bianconeri di portare a casa tre punti fondamentali per la lotta Scudetto, grazie anche alla sconfitta solo qualche ora più tardi, del Napoli contro la Roma.

Quali scelte faranno i due allenatori?

Le indicazioni tratte dai due tecnici dalla prima partita di campionato si intrecceranno con la memoria dei match della passata stagione per definire le scelte che i due tecnici, molto sensibili alle caratteristiche degli avversari, effettueranno per affrontare al meglio la sfida dell’Allianz Stadium.

Allegri, ancora più che nelle altre stagioni, ha la possibilità di cambiare interpreti all’interno dello stesso modulo, declinandolo in maniera diversa, o di cambiare radicalmente la disposizione in campo dei suoi giocatori. Nella conferenza stampa pre-partita non ha fornito indicazioni chiare sulle sue intenzioni per la partita contro la Lazio. Ha sottolineato che sarà importante evitare le ripartenze avversarie e gli errori difensivi visti contro il Chievo. Non ha neanche chiuso le porte alla difesa a 3, vista nella partita di ritorno della passata stagione.

La scelta più probabile sembra comunque essere quella di riconfermare il 4-2-3-1 della prima partita, sostituendo però uno dei due esterni, magari Cuadrado, con Matuidi o Bernardeschi, per avere uno schieramento più flessibile in grado di transitare fluidamente verso il 4-3-3 e difendere meglio contro il probabile rombo di centrocampo del 3-5-1-1 laziale.

Una possibile arma contro la transizione difensiva della Lazio potrebbe essere, più che una particolare disposizione in campo dei giocatori, la migliore capacità di palleggio e di resistenza al pressing del reparto arretrato bianconero: una costruzione di gioco più fluida e meno incline all’errore è in grado di limitare il numero di palle perse capaci di generare una ripartenza per gli avversari.

Per quanto riguarda la Lazio, Inzaghi recupererà gli squalificati Lulic e Lucas Leiva che saranno negli undici titolari. Il tecnico biancoceleste ha perso invece per infortunio Luis Felipe, che sarà sostituito con ogni probabilità da Wallace. Durante la settimana si era più volte parlato della contemporanea presenza in campo di Badelj e Lucas Leiva, ma sarebbe una soluzione del tutto inedita. Più verosimilmente la Lazio si schiererà con il suo consueto 3-5-1-1 con Lucas Leiva in davanti ai tre centrali, Parolo e Milinkovic-Savic ai suoi fianchi e Lulic sulla fascia sinistra.

Inzaghi proverà ad utilizzare al meglio le sue armi più conosciute, aspettando la Juventus, provando a congestionare gli spazi in fase difensiva e lasciando davanti a sé parecchio campo da sfruttare per la transizione offensiva.

Al di là delle scelte dei due allenatori Juventus-Lazio sarà comunque una partita particolarmente interessante. Per i bianconeri, dopo la partita con il Chievo, sarà il primo banco di prova contra una big che l’anno passato è stata tatticamente piuttosto scomoda per la squadra di Allegri. Per la Lazio sarà invece una nuova occasione di misurare il proprio valore e di muovere la classifica dopo la sconfitta all’esordio contro il Napoli.

Fonte: SkySport

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