LE ALTRE DI A

Inter straccia Lazio 3-0, Spalletti ora è secondo

LAZIO-INTER 0-3

28′ e 71′ Icardi, 41′ Brozovic

Il tabellino

Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (78′ Bastos); Marusic, Parolo, Badelj (34′ Cataldi), Milinkovic-Savic, Lulic; Caicedo (69′ Correa), Immobile. All: S. Inzaghi 
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, Skriniar, Miranda, Asamoah; Brozovic, Vecino (87′ Gagliardini); Politano (88′ Keita), Joao Mario (57′ Borja Valero), Perisic; Icardi. All: Spalletti 
Ammoniti: Brozovic (I), Asamoah (I), Immobile (L), Radu (L), Vrsaljko (I)

S come solida. S come sesta vittoria di fila in campionato e anche come secondo posto, a pari col Napoli. È un’Inter formato Super, che cala il tris contro la Lazio nella riedizione dello spareggio Champions dello scorso 20 maggio. Icardi, Brozovic e poi ancora Icardi. Un mostro in area di rigore e tra i migliori insieme al solito Vecino, con Spalletti che anche senza Nainggolan ha così la conferma di tutti i suoi uomini chiave sotto il diluvio a metà dell’Olimpico. I numeri ora non mentono: seconda piazza a meno sei dalla Juve, e con sette punti di margine sulla quinta fuori dall’Europa delle grandi. E se l’ennesima S di Scudetto è ancora una parola troppo grande per essere pronunciata i nerazzurri si godono il momento, cancellando il plausibile ko contro il Barcellona e battendo ancora una volta la squadra di Simone Inzaghi. La Lazio rimane dunque al quarto posto a quota 18 ma occhio al Milan, che a metà settimana nel recupero contro il Genoa può agganciarla.

La partita? Inizia subito con la novità Joao Mario titolare: la mossa a sorpresa di Spalletti che manda in campo il portoghese ancora senza un minuto in stagione, e in campo dal 1’ l’ultima volta addirittura nel gennaio scorso. Con lui Perisic e Politano a supporto del solito Icardi, mentre l’altra novità è dietro: out il grande ex ormai pronto alla valanga di fischi De Vrij e dentro Miranda, subito decisivo fin dal primo tempo con un recupero che scherma l’unica grande chance della Lazio con Immobile lanciato solo contro Handanovic. Errore sul primo controllo per un Ciro non al massimo della forma chiamato a fare coppia con Caicedo nell’XI di Simone Inzaghi, che perde Leiva ma ritrova Badelj (poi subito infortunato e sostituito da Cataldi). Buon momento di forma per entrambe che vede però l’Inter dominare la prima frazione: 70% di possesso palla, quasi zero sofferenze, tanto gioco e il solito Vecino a creare spauracchi. C’è infatti sempre lo zampino dell’uruguaiano nei momenti chiave dei nerazzurri: per lui due occasioni parate da Strakosha e il tiro deviato che porta al vantaggio di Icardi al 28’, sempre letale come uno squalo quando in area sente l’odore del sangue. Quattro palloni toccati appena (il peggiore in campo nella statistica della partita) ma il quinto è subito gol. Poi? Raddoppia Brozovic, con un tiro da fuori area che sfrutta anche il momento di diluvio (tra 34’ e 45’) dell’Olimpico: botta tesissima che batte sul campo bagnato e diventa imprendibile per Strakosha. Dunque il break.

Nella ripresa il copione cambia di pochissimo a differenza del meteo, che torna sereno come in casa Inter. Spalletti rimane agilmente in controllo del match e non soffre quasi mai. Solo una punizione di Cataldi, un tiro di Marusic e una giocata di Correa (dentro per Caicedo) impensieriscono – ma non troppo – un Handanovic non certo costretto agli straordinari come un tempo. I nerazzurri sornioni sanno allora di avere in pugno la partita e sfruttano anche le ripartenze su una Lazio che prova a spingere per riaprire il match. Il break decisivo è di Borja Valero che al 71’ smarca il solito Icardi in area: sterzata, Lulic al bar e tris servito. Sesta rete per l’argentino negli ultimi sette tiri in porta in campionato e settima delle ultime nove dei nerazzurri in A. Semplicemente dominante. Il resto è accademia e controllo del match: Handanovic cala la saracinesca salvando ancora su Immobile e chiudendo la partita. Tris Inter. E la vetta della classifica non è poi così troppo lontana.

Fonte: SkySport

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