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Una giornata pazzesca

La giornata pazzesca è quella dello spagnolo Jorge Martin che diventa campione della Moto3 sulla faccia arresa e rigata di lacrime del bravo Marco Bezzecchi. La giornata pazzesca è quella di Pecco Bagnaia campione del mondo della Moto2, il primo titolo mondiale dell’era Sky, chiudendo terzo nella gara della prima vittoria mondiale di Luca Marini che di Valentino Rossi è il fratello più giovane.

Era pesante per Bagnaia venir fuori campione da questo anno in cui tutti lo condannavamo al titolo, ed è sempre stato pesante per Marini risultare fratello di Valentino Rossi dato, oltre al vantaggio, anche il grande rischio di finire vittima di paragoni impietosi. A entrambi serviva resistere e vincere per fare un passo nella formazione. A Bagnaia il titolo dopo 8 vittorie, a Marini una gara, finalmente, dopo tre podi. E’ accaduto. Accaduto a due che sono bravi ragazzi su tutta la linea. Due compagni di squadra armonici e integrati tra loro come non se ne sono mai visti in questo sport che è il trionfo dell’individualismo spinto.

Sotto questo cappello, che è di Valentino Rossi ed è del team Sky, la giornata pazzesca avrebbe contemplato che Rossi medesimo vincesse, avendone finalmente la possibilità. Ha guidato in testa fino a quattro giri dalla fine, tanto veloce, costante e inesorabile da meritare pure i complimenti social di Jorge Lorenzo, spettatore infortunato e sorpreso, un po’ come tutti, da competitività e freschezza del 46. Nessun segno di bollitura insomma, se qualcuno l’avesse sospettata. Ma un Marquez dietro, di nuovo in stato di grazia (se mai avesse smesso di esserlo) obbliga a spingere; nel caso di Rossi fino a cadere, lasciando il podio a Marquez con Rins e Zarco, mentre la Ducati risulta stranamente moscia con Dovizioso settimo. Giornata perfetta no. Giornata pazzesca sì.

Fonte: SkySport

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