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Ancelotti a caccia dell’impresa: al San Paolo è da dentro o fuori

E’ il momento della resa dei conti. Il Napoli è atteso dalla sfida col PSG – in un San Paolo sold-out – cruciale per l’esito di un girone sulla carta impossibile ma che la squadra di Ancelotti finora ha sempre vissuto in una delle prime due posizioni. La gara è delicatissima, a tutti gli effettivi decisiva come ammesso anche da Ancelotti perché la situazione del raggruppamento è ormai chiara: gli azzurri con una vittoria eliminerebbero i parigini dalla competizione, considerando l’ipotetico vantaggio di quattro punti ed il match seguente al San Paolo con la Stella Rossa. Stesso scenario per un successo degli uomini di Tuchel che si proietterebbero due punti avanti e col biglietto per gli ottavi non perdendo in casa col Liverpool, tenendo presente l’ultima giornata con la Stella Rossa. In caso di pareggio, invece, il Napoli dovrebbe sperare in uno 0-0 o 1-1 in modo da avere la meglio in caso di un arrivo a pari punti.
“È un gruppo difficile. Ci saranno altri due match dopo quello di martedì, ma il risultato può già essere determinante”, ha detto Ancelotti ieri ai media francesi, ricordando il ruolo di favorito del PSG: “Per vincere dovremo fare una gara straordinaria perchè non abbiamo calciatori eccezionali come quelli del PSG. Mbappè è il candidato a prendere il posto di Messi e Ronaldo insieme a Neymar. Champions? Manca esperienza, ma la squadra è forte e può vincere la competizione”. Sul cammino dei parigini per proseguire nel torneo c’è proprio Ancelotti che – alla quindicesima gara stagionale – per la prima volta non schiererà una nuova formazione, ma confermerà quella che ha dominato per larghi tratti all’andata con Maksimovic a destra e Mertens in attacco con Insigne. Non a caso contro l’Empoli ha preservato Albiol, Mario Rui, Hamsik ed anche Callejon e Allan, impiegati solo a gara in corso.

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