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Gli interventi di Paolo Bargiggia e Mauro Bergonzi a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Bargiggia, storico giornalista di Mediaset ed attualmente nella squadra di Udinese TV. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Per la corsa scudetto si può usare la metafora del cartone animato con le auto pazze che corrono, frenano, sbattono. Nessuno dà la strappo.
“Una bella metafora, quella che hai usato. Visto che siamo in tema pasquale, posso dire che questa corsa scudetto è come la via crucis (ride, ndr). Io voglio dire questo dopo Torino-Milan. Se la squadra in testa è il Milan, dopo due pareggi con Bologna e Torino che non sono proprio irresistibili, è la rappresentazione del livello del nostro campionato. Ogni tanto ci illudiamo, crediamo di essere migliorati ma poi non andiamo al Mondiale, le squadre italiane non vanno avanti in Champions League che è la competizione madre per i grandi club. Posso dire anche che l’Inter, dopo 7 punti in 7 partite e la vittoria risicata a Torino, ha vinto col minimo sforzo contro un Verona che non è stato irresistibile come nella parte centrale di stagione e si è rilanciata per lo scudetto. Anche questo rappresenta il basso livello della Serie A”.
Brutto stop per il Milan. L’attacco non va più
“Solo 4 gol nelle ultime 7 gare, Coppa Italia compresa. L’ultimo attaccante che ha segnato è stato Giroud, oltre un mese fa contro il Napoli. I capocannonieri sono Ibrahimovic e Leao con 8 reti. In un campionato di livello top, il Milan sarebbe tra il settimo e il decimo posto, ma questo vale anche per l’Inter. Il Milan paga i problemi realizzativi? Problemi realizzativi ma anche condizione fisica. Stanno pagando anche certe scelte di mercato discutibili. Ibrahimovic ormai è una barzelletta, ha giocato pochi minuti con il Bologna poi si è fermato di nuovo. Solo in Italia rinnoviamo certi contatti ai 40enni. In Inghilterra, dopo i 30 si fanno certe riflessioni. In Italia diamo ingaggi spropositati a giocatori a fine carriera”.
Livello basso, non vale solo per il Milan. I problemi sono tanti per il calcio italiano
“Tanti problemi sicuramente. Inutile che, quando la Nazionale esce, siamo tutti indignati poi si torna a giocare e quando fai certi discorsi la gente storce il naso. Troppi stranieri, poca valorizzazione dei giovani. Ai presidenti frega nulla di fare sacrifici per creare qualità. Ne avevamo parlato anche la scorsa settimana. Diciamo, in sintesi, che abbiamo avuto la conferma di assister ad un campionato davvero povero. Non solo in testa, ma anche in coda. Guardate la corsa salvezza, tutte frenano e non riescono a produrre qualità. La Salernitana ha giocato bene ma poi sa solo perdere. Il Cagliari ha trovato la quinta sconfitta consecutiva. Voglio bene a Mazzarri, ma tu non puoi svegliarti negli ultimi cinque minuti e, quando eri passato in vantaggio, hai smesso di giocare. Il Venezia ha incassato la sesta sconfitta consecutiva. Il Genoa si è fermato. Ci sono anche delle eccezioni tra gli allenatori, dico Italiano e Dionisi. Hanno dato due lezioni a due grandi allenatori, Gasperini e Spalletti, bravi ma ‘vecchi’, di idee e di anagrafe”.
Napoli-Fiorentina. Come Italiano ha battuto Spalletti
“La chiave di lettura, secondo quello che emerge dentro e attorno al Napoli, la sfida con la Fiorentina è stata persa per una differenza sostanziale di ritmo gara. Italiano, contro Spalletti, ha fatto la differenza nell’intensità generale delle giocate e, nello specifico, nelle ripartenze e nell’intercettazione delle seconde palle. Fabian Ruiz e Zielinski, nel match di ieri, non hanno mai preso una seconda palla. Italiano, come Dionisi, è una ‘stella cometa’ del calcio italiano. Sottolineo che rispetto e apprezzo tantissimo Spalletti, bravissimo allenatore che ha fatto una gran stagione e ha in mano lo spogliatoio. Da dove proviene questa differenza d’intensità? Certi allenatori prediligono un determinato tipo di lavoro in settimana, sul giocare con la palla e coprire certe zone del campo. Nel Napoli, Ruiz, Zielinski, Politano e Koulibaly sono stati probabilmente i peggiori. Il difensore forse paga anche l’inizio del Ramadan. Do un punticino in più a Osimhen, soprattutto per il gol, e a Lozano. Insigne non ha fatto male ma continua a non segnare. Impatto di Osimhen— Insigne? Beh, quando hai un giocatore così, ovviamente devi giocare su di lui perchè è un craque. Non so se ne abbia risentito Insigne. Sicuramente ha meno incisività, meno fame, meno rabbia. Fa riflettere il dato che dice che, il Napoli, abbia perso 5 partite su 6 in casa. Il Napoli soffre contro chi mette tanta intensità e gioca un calcio fluido. Con l’Atalanta è riuscito a sfruttare le situazioni ma, poi, il Sassuolo ieri ha messo a nudo tutti i limiti”.
La crisi Atalanta continua
“Secondo me il ciclo di Gasperini è finito. Ha vinto una sola partita nelle ultime cinque. L’Atalanta rischia seriamente di non andare in Champions League ed è una notizia vista la squadra degli ultimi anni. Gasperini è uno ‘martellante’ e, questo tipo di approccio, sembra non pagare più. Il club dovrebbe fare determinate valutazioni”.
Napoli-Kvaratskhelia: i dettagli dell’affare
“Sul Napoli posso dirti le cifre di Kvaratskhelia: gli azzurri verseranno 10 milioni più bonus. Il giocatore firmerà un contratto di cinque anni a 1,2 milioni a stagione. Il giocatore era stato seguito dal Milan, è un giovane del 2001 molto valido. E’ stato bravo il Napoli a seguirlo e puntare su di lui senza guardare a giocatori con costi troppo elevati”.
Ci sono possibilità di un ritorno di Lukaku all’Inter?
“In questo momento, secondo me, è più una suggestione che una trattativa vera e propria. Lukaku è uscito allo scoperto, tramite l’agente Pastorello, sulla volontà di tornare ed, eventualmente, ridursi in modo importante l’ingaggio rispetto agli attuali 15 milioni che percepisce. Però, onestamente, la vedo più come una suggestione. Lui, visti i 120 milioni spesi dal Chelsea l’estate scorsa, tornerebbe solo in prestito”.
Sul futuro di Cambiaso. La pista Napoli è ancora in piedi?
“Ha avuto qualche problema al ginocchio e ora ha abbassato le proprie prestazioni. Il primo club ad interessarsi era stata la Juventus. Oggi è seguito da Inter e Napoli ma, gli azzurri, non sembrano intenzionati ad affondare. Il giocatore è più abituato a giocare a 5, poi, il Napoli sta finalizzando l’affare Olivera”.
Si è parlato di Armando Broja in ottica Napoli
“Ti confermo l’interesse e l’apprezzamento da parte del Napoli. Realisticamente, però, ti dico che è un’operazione che non proveranno ad impostare. Ha cifre importanti e non viene valutato ancora come quello che, eventualmente, potrebbe sostituire Osimhen qualora partisse. E’ ritenuto molto forte, può giocare da prima e da seconda punta, ma il Napoli non ha fatto ancora delle valutazioni e non è neppure a conoscenza del valore del giocatore. Ho letto alcuni nomi che ti escludo in ottica Napoli: Cragno, così come Vecino”.
Gaetano può restare al Napoli dopo il prestito alla Cremonese? Ibra continuerà un altro anno?
“Non c’è una certezza su Gaetano. Non c’è una scelta definitiva, valuteranno al rientro dal prestito. Su Ibra: se volesse proseguire, il Milan, lo farebbe continuare a cifre più basse con un ruolo-ponte tra calciatore e collaboratore. Il Milan si mette a disposizione per riconoscenza ma con un ingaggio dimezzato e bonus ‘a gettone'”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Bergonzi, ex arbitro di Serie A. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

E’ stato un weekend positivo per gli arbitri
“Direi di sì, finalmente. Possiamo parlare di un weekend arbitrale buono. Hanno arbitrato bene, con serenità, la giusta voglia e quella concentrazione di finire tra i migliori in campo. Accade per gli arbitri, così come i calciatori. Ho visto molto bene gli arbitri e sono contento, specialmente per questa fase cruciale del nostro campionato. Marinelli bravo in Inter-Verona, Doveri bravissimo in Torino-Milan. Marinelli tenetelo d’occhio, perché sarà uno degli arbitri migliori della Serie A. Doveri e Marinelli sono stati i migliori del weekend”.
Roma-Salernitana però ha suscitato molte polemiche
“Ieri Volpi ha arbitrato male, è giovane, si è emozionato e non è stato aiutato dal VAR Mazzoleni. Nel primo tempo c’era un rigore per la Salernitana. Ha concesso un rigore per un fallo fuori area, un grave errore. Secondo me dovrebbe arbitrare un po’ più partite in Serie A, avere la possibilità di sbagliare e migliorare. Il designatore, e il vice, sono quelli che davvero conoscono lo stato di forma degli arbitri. Probabilmente lo hanno scelto vedendo determinati parametri e considerandolo pronto. E’ stato un rischio ovviamente, con un allenatore di carisma e una squadra in lotta per la salvezza. Bologna-Sampdoria non sarebbe stata così semplice, la Sampdoria si gioca la salvezza”.
Nulla in Napoli-Fiorentina?
“Nulla da segnalare. L’unico episodio che voglio segnalare è quello del gol annullato a Rabiot in Cagliari-Juventus. E’ una follia del calcio annullare quel gol, hanno usato il regolamento come la multa del vigile. E’ assurdo, il giocatore si volta, chiude le braccia ma il gol viene annullato lo stesso. E’ opportuno che i vertici si riuniscano e rivedano le regole, perché non si può annullare un gol del genere. Non voglio criticare perchè, se applichi il regolamento al 100% non puoi avere torto, ma bisogna rivedere le regole perchè, annullare quel gol, è un insulto al calcio”.

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