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Di Natale: “Non ho mai indossato la maglia del Napoli perché pesa troppo. Insigne può essere il mio erede”

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonio Di Natale, ex attaccante: Ho riposato un po’ dopo 21 anni di calcio e adesso vado a vedere qualche ragazzino perché mi piace veder giocare i giovani. E’ normale che calpestare l’erba un po’ mi manca, ma avevo bisogno un po’ di riposare.  La Juve ha qualcosa in più delle altre se vince da tanti anni dai seguito, ma Napoli e Roma stanno lavorando bene e tra qualche anno sono convinto che se la giocheranno con i bianconeri.  Sarri sta dimostrando di essere un grande allenatore ed è bellissimo veder giocare il Napoli. Insigne è cresciuto e quest’anno sta vedendo anche di più la porta. Sta dimostrando di essere un grande giocatore per il Napoli e credo che se Ventura gli darà la possibilità, farà bene anche in Nazionale.  Rimpianti? Nessuno. Grazie all’Udinese ho disputato 2 Mondiali e un Europeo, ho giocato la Champions e non credo che potessi chiedere di più. Forse in un’altra squadra avrei potuto vincere di più, ma ho scelto Udine anche perché la mia famiglia stava bene.  Ho vissuto qualche anno a Udine con Quagliarella e mi parlava sempre di Napoli ecco perché poi è stato il ragazzo più felice del mondo quando ha indossato quella maglia ed è per questo che meriterebbe di giocare un altro anno in azzurro. Se lo merita: lui e la famiglia che hanno sofferto tanto. Perchè non ho giocato nel Napoli? Sono napoletano e amo Napoli, ma quella maglietta per me era troppo pesante e avevo paura di non fare ciò che invece ho fatto, ma sono un grande tifoso del Napoli. Quando vedo giocare la serie A mi interessa soprattutto Empoli, Napoli e Udinese che sono le mie squadre del cuore. Quasi sempre assente contro il Napoli? Fare gol a Napoli era come segnare a mio fratello ed è per questo era meglio evitare.  Al Napoli manca poco per essere al livello della Juve, ma è importante in questo mercato trattenere tutti, compreso Sarri, e a questo gruppo aggiungere qualche giocatore importante. L’anno prossimo chiederò a Sarri se potrò vedere qualche allenamento perché mi piacerebbe lavorare con i giovani. Non è detto che un giocatore può essere anche un buon allenatore per cui devo capire un pò se sono in grado di farlo. L’Italia sarà una grandissima Nazionale, c’è però da far crescere i giovani e ci vuole tranquillità e pazienza. Il mio erede? Può essere Insigne, deve solo trovare la via del gol con più continuità”. 

Notizia pervenuta tramite la redazione di Radio Crc

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!