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Pastore: “Conte, con quella faccia un pò così e quell’ episodio favorevole”

Rosario Pastore, giornalista sportivo, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Con quella faccia come? Il resto mettetecelo voi, per favore. Non voglio rischiare una querela e il nostro personaggio, quello “con quella faccia un pò così”, non esiterebbe a farmela, se precisassi. Mi riferisco al signore che siede sulla panchina della Juventus, naturalmente. Si chiama Conte ed è stato appena, meritatamente, eliminato dalla Europa League che aveva la sicurezza di vincere. Mi riferisco alle dichiarazioni che, a conclusione della partita, ha rilasciato al mondo. Dunque, il barese (perché quest’uomo che, a mia memoria, non ha mai condannato le porcherie che la tifoseria bianconera urla contro il Sud, è anche lui uno del Sud) ha detto che si sente preso in giro dall’arbitro. Cioè un signore inglese che, dopo aver cacciato con provvedimento esagerato un giocatore del Benfica, ha lasciato che il “campionissimo” Pogba intervenisse micidialmente su un avversario, costretto a uscire per non più rientrare, dopo che la squadra lusitana aveva già fatto tutti i cambi. Benfica, dunque in 9 uomini, nell’ulttima e più delicata frazione della gara. Sempre lo stesso arbitro aveva poi dato 2 minuti di recupero nel primo tempo e 6 minuti (che poi sono diventati quasi 7) nella ripresa, al punto che ho pensato: costui continuerà a far giocare fino a quando i bianconeri non si decideranno a segnare il gol-qualificazione. E dopo tutto questo, Conte ha rivelato ai microfoni di essersi sentito preso in giro da questo Clattenburg. Ed ha poi aggiunto che, dannazione!, non si è verificato l’episodio favorevole alla Juventus. “Episodio favorevole”? Che voleva dire, l’allenatore, con tutto il parrucchino sconvolto? Che non c’è stato il solito “aiutino” che praticamente ogni domenica gli arbitri del nostro campionato concedono, con tutta la loro prodigalità e la loro sapienza, alla formazione in maglia bianconera? Ah, già, molto probabilmente Conte si aspettava un bel rigorino che avrebbe sistemato le cose. Ed ha dimenticato (o finto di dimenticare) le troppe ammonizioni che il suddetto Clattenburg ha comminato a quelli del Benfica, ad ogni minimo fallo, anche del tutto veniale. Tanto da condizionarne il rendimento. L’ho sempre detto e continuerò a dirlo almeno fino al termine dell’attuale stagione: nel campionato italiano, la Juventus è la squadra più forte e non avrebbe alcun bisogno di questi aiutini. Ma i nostri direttori di gara, desiderosi di farsi benvolere dai cosiddetti “poteri forti”, continuano a propinarli, col risultato che poi, in campo internazionale, la Juventus si aspetta lo stesso trattamento e se non arriva la decisione favorevole si sente tradita. Ogni volta che l’arbitro gli fischiava qualcosa contro (ma erano rarissime, per la verità, quasi che l’inglese rispondesse al superiore interesse di far vincere finalmente qualcosa in campo internazionale ai torinesi), bisognava vedere le facce esterrefatte dei giocatori di casa, che si sentivano vittime di chissà quali ingiustizie. Come al solito, Lichtsteiner era fra quelli che più protestavano. E credete che, almeno una volta, Clattenburg lo abbia richiamato per questo atteggiamento indisponente e da padrone del vapore? Vorrei dare un consiglio ai bravi amici (!) che giocano con la maglia della Juventus: cerchino di adeguarsi al regolamento internazionale e non a quello che vige in Italia solo per loro. Perché, continuando con questo loro atteggiamento di superiorità, continueranno a non vincere niente in campo internazionale. Per carità, a me non me ne può fregà de meno, come efficacemente dicono a Roma. Vuol dire che dall’anno prossimo, facendo i sacrosanti scongiuri di ogni genere, ci penserà il Napoli a riportare dalle nostre parti quel trofeo che il tanto vituperato Mourinho face vincere all’Inter ai tempi d’oro della “triplete”. Naturalmente, occorrerà che un certo De Laurentiis metta mano al portafogli e dia a Benitez quello che Benitez, che è una persona ragionevole, gli chiederà. Intanto, aspettiamo con fiducia la finale di coppa Italia e godiamo pure (se ci è concesso) pensando che la finale di Europa League, che si giocherà allo Juventus Stadium, verrà giocata da una squadra spagnola contro una portoghese. Sarà, per uno che ha la mia età, come un tuffo nel passato, quando a dominare il calcio continentale c’erano le squadre della Penisola Iberica”.

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!