Caiazza: “Se a sparare fosse stato un napoletano, cosa sarebbe successo a livello mediatico mondiale?”
SALVATORE CAIAZZA, giornalista responsabile dei servizi sportivi del Roma, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi sul Calcio Napoli proposti da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.40 alle 16.00, con Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo in conduzione, per il consueto punto sugli azzurri. Ecco quanto ha affermato: “Faccio una provocazione e la giro ai nostri radioascoltatori: se a sparare fosse stato un tifoso napoletano, cosa sarebbe successo a livello mediatico mondiale? Invece il fatto è successo a Roma, l’autore è un criminale di Roma, mentre sui giornali, sui siti, in radio e tv sta passando un falso clamoroso e si sta puntando l’attenzione su una maglietta indossata da un ultras partenopeo per condannare, ingiustamente, una città, Napoli ed una tifoseria, quella partenopea, ovviamente. A questo punto, credo che Roma, non sia più, oggettivamente la sede più sicura per giocare questo tipo di partita. Il campo, ancora una volta, è stato l’unico giudice inappellabile. Abbiamo visto il solito Napoli buono, ovvero, una squadra irresistibile in attacco, che si concede qualche pausa, ma che riesce a controllare la gara. Benitez ha interpretato benissimo la partita, confermando di essere bravissimo e soprattutto, un vincente perché, ancora una volta, al primo anno chiude vincendo un trofeo”.