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Roma, Destro: centottanta minuti per convincere Prandelli

ROMA – Da Capocotta a Copacabana: il gioco di parole basta a sintetizzare l’ultimo anno di Mattia Destro. In autunno, mentre i suoi compagni infilavano la serie di 10 vittorie di fila, lui si allenava sulla spiaggia del litorale romano per riprendere la piena funzionalità del ginocchio. Oggi a distanza di otto mesi, dopo 13 gol in 18 partite e la squalifica di 4 turni dopo la manata di Cagliari, è pronto a tornare a inseguire i Mondiali in Brasile.

DESTRO, 180 MINUTI PER CONVINCERE PRANDELLI – Un gol ogni 85 minuti: la media reti di Destro fa impressione. Eppure, nonostante un rendimento da fuoriclasse assoluto dell’area di rigore in questo campionato, l’attaccante della Roma non ha ancora convinto Prandelli a puntare su di lui. “Le potenzialità non bastano, è una sfinge ma deve dare di più”, ha detto il ct al Corriere dello Sport. La sua rincorsa a un posto tra i 23 inizia domenica contro la Juventus: l’avversario giusto, forse, per dimostrare di essere pronto a una sfida importante come i Mondiali. Nel match contro i campioni d’Italia, anticipato alle 17.45, orario almeno inedito, il centravanti tornerà in campo – probabilmente a gara in corso – a distanza di 35 giorni dall’ultima volto, quella del 3-0 al Cagliari deciso da una sua tripletta. Sembrava il salto definitivo verso un’estate brasiliana, è stato invece il più clamoroso dei passi indietro. Quattro turni di stop per una manata a Astori, la condizione fisica che, senza la domenica in campo, si affievolisce, l’umore non più radioso.

Inevitabile invocare la sfortuna dopo la fatica fatta per tornare in campo: lunghissime sedute di allenamento con l’instancabile preparatore Chinnici sulla spiaggia di Capocotta in pieno autunno. Gli altri a giocare, lui a sudare, bruciare i chili di troppo che gli erano costati critiche perfide, per inseguire il ritorno in campo, supervisionato dalla scrivania di Trigoria da Walter Sabatini, che ne analizzava ogni centimetro quadrato di movimento su quella spiaggia al dvd. Sforzi premiati dal gol al rientro contro la Fiorentina a dicembre, il primo di 13 in 18 gare. Poi il nuovo stop. Da oggi, 180 minuti per convincere Prandelli di essere più utile del fedelissimo Gilardino. E prendersi quel posto sul volo per Rio.

MAICON AI MONDIALI, GRAZIE (ANCHE) A UN PREPARATORE – Se Prandelli consegnasse a Destro un biglietto per il Mondiale, sarebbe il secondo trionfo personale per Vito Chinnici. Il primo, è vecchio di pochissime ore, ma lungo un’intera stagione: il lavoro dell’ex preparatore del Palermo, portato a Roma da Sabatini nel 2011, è stato decisivo anche per la convocazione iridata di un altro romanista. Quando in estate il ds gli aveva affidato la preparazione di Maicon, l’esterno brasiliano aveva pochissime chance di finire nella lista dei 23 del ct Scolari per i Mondiali in patria, dopo una stagione di eccessi e guai fisici a Manchester, nel City che gli preferiva l’argentino Zabaleta. Con lui ha lavorato però per tutta l’estate il preparatore, e tra i due si è creato un rapporto fiduciario profondo. Al punto che, dopo un girone di andata su livelli vicini a quelli toccati nel culmine della carriera, ai tempi dell’Inter, Maicon ha chiesto a Chinnici di seguirlo in Brasile durante le vacanze di Natale, per continuare a lavorare insieme nella pausa invernale. Con l’unico obiettivo di mostrarsi pronto al ct brasiliano Scolari. Quando mercoledì Felipao ha diramato la lista dei convocati, in cui figurava anche il suo nome, Maicon era quasi commosso. E un grazie l’ha detto anche a chi, correndogli a fianco, l’ha aiutato a ritrovare la forma giusta per far parte del gruppo di brasiliani chiamati a riscattare l’onta del Maracanazo.

as roma

serie A
Protagonisti:
mattia destro
Fonte: Repubblica

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