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Corradini: “Tanto di cappello alla stagione del Napoli. Peccato per il brutto episodio dell’Olimpico”

Il Napoli ha conquistato la Coppa Italia numero cinque della sua storia e il terzo posto matematico in classifica a due giornate dal termine. Alla luce di questi due importanti obiettivi raggiunti, gli azzurri si preparano ad affrontare il penultimo turno di campionato al Marassi contro la Sampdoria, in programma domenica alle 15. La redazione di NapoliSoccer.NET ha intervistato  Giancarlo Corradini, uno dei protagonisti del secondo scudetto. Con l’ex difensore emiliano si è discusso di tanti argomenti, tra i quali: la conquista del Napoli della quinta Coppa Italia, il problema della violenza degli ultras, le sue considerazioni sulla sfida Sampdoria-Napoli e tanto altro ancora.

La quinta Coppa Italia è stata conquistata tra tante gioie, ma è stata anche offuscata dall’incidente al tifoso partenopeo prima della partita. La sua fotografia di ciò che è successo fuori e dentro il terreno di gioco…
“Sinceramente, da quello che ho letto sui giornali, non è facile dare un giudizio in merito. E’ davvero un peccato che un evento così importante per il Napoli sia stato offuscato da questo bruttissimo episodio capitato a Ciro -ha spiegato Giancarlo Corradini a NapoliSoccer.NET-. Tutto ciò ha fatto passare in secondo piano la vittoria della Coppa che non è stata festeggiata nella dovuta maniera”.

Da uomo di grande esperienza calcistica, come crede possa risolversi il problema della violenza degli ultras?
“Credo che bisogna guardare i modelli di quei paesi che hanno risolto almeno in parte il problema e cercare di portarli da noi per poi applicarli: non c’è altro modo”.

Alla luce dei risultati ottenuti sin qui dal Napoli, come giudica questo primo anno dell’era Benitez?
“Direi fantastico ed è una conseguenza di un coronamento delle stagioni precedenti. La conquista della Coppa e il terzo posto in campionato sono stati dei traguardi importanti. Tanto di cappello alla stagione del Napoli”.

Domenica pomeriggio ci sarà Sampdoria-Napoli: che tipo di partita si aspetta e un suo confronto dal punto di vista tecnico-tattico e caratteriale tra Mihajlovic e Benitez…
“Sono entrambi allenatori a cui piace affrontare la partita imponendo il proprio gioco e per questo credo che sarà una gara piacevole”.

Il Napoli di quest’anno: cosa ha funzionato a dovere e cosa no…
“Direi che in generale c’è stato un compromesso tra una squadra che ha sempre cercato di attaccare e quella che ha cercato di difendersi al meglio, ma questa è in parte la conseguenza del modulo del tecnico. Secondo me, ha funzionato tutto perché i risultati sono arrivati, ma ovviamente non si può avere tutto perché quando si attacca può capitare in alcune partite di soffrire la fase difensiva e di prendere qualche gol in piu’”.

Con lei, gli azzurri vinsero nel 1990 il secondo scudetto e l’unica Supercoppa italiana della storia. Che ricordi conserva di quei splendidi successi?
“Ho avuto la fortuna di giocare nel Napoli vincente che ha conquistato Campionato e Supercoppa italiana. Ero venuto per rinforzare una squadra già forte, dove c’era Maradona e un blocco di un certo livello. Si è continuato a perseguire questi risultati, poi quando è andato via Diego abbiamo sempre lottato per una buona posizione in campionato, senza però fare quel salto di qualità che ci permetteva di avere in organico calciatori di quel tipo”.

Che tipo di calciomercato si aspetta per la prossima stagione e in quali settori dovrebbero rinforzarsi gli azzurri per poter ambire allo scudetto?
“Credo che il settore da rinforzare maggiormente sia la difesa, ma questo ovviamente dipende dalle possibilità economiche della società. E’ chiaro che ci vogliono calciatori di livello, ma bisognerà anche valutare se prendere calciatori di già affermati o puntare a calciatori di livello medio. Scommettere su alcuni calciatori potrebbe essere rischioso perché se sbagli è difficile rimediare

NapoliSoccer.net

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