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Italia-Inghilterra: i 9 punti di forza degli azzurri

Prandelli, Balotelli e Pirlo: tre dei fattori decisivi per vincere contro l’Inghilterra (Getty)

La Nazionale di Prandelli può vantare diversi fattori potrebbero risultare decisivi. Le punizioni di Pirlo, le incursioni di Marchisio, la potenza di Balotelli: gli inglesi avranno diversi aspetti da temere. LO SPECIALE MONDIALI
di Luigi Caputo

L’ansia per il debutto ai Mondiali. Un intero Paese che si aspetta di festeggiare e la pressione su chi scenderà in campo. Tattiche, schema di gioco, calciatori in forma e non: tutto finisce nel calderone dei commenti e di ciò che sarebbe meglio fare per battere l’avversario. Questa volta a battezzare l’Italia ci sarà un’Inghilterra giovane (10 elementi sono sotto i 25 anni), ma temibile come sempre. Cesare Prandelli sembra aver scelto il 4-1-4-1 per sconfiggere la squadra di Roy Hodgson. E allora meglio capire quali sono i 10 punti di forza di questa formazione e quali fattori potrebbero fare la differenza.

1)La regia di Pirlo – Inutile girarci intorno, anche in Brasile la Nazionale dipenderà da Andrea Pirlo. Da lui passeranno tutte le manovre degli azzurri e non a caso è il calciatore più temuto dagli inglesi. Il Daily Mail ha consigliato a Hodgson di dire ai suoi uomini “di dargli calci alla prima occasione”. Il regista della Juve però dovrebbe essere protetto da Verratti e De Rossi.

2)Calci di punizione – In una partita che si annuncia molto tattica, la situazione potrebbe essere sbloccata dai calci piazzati. Anche in questo caso Pirlo rappresenta un’importante risorsa. La Juve spesso è riuscita a sbloccare partite complicate grazie alle sue punizioni da maestro.

3)Incursioni di Marchisio – Con un’unica punta, i centrocampisti dovranno inserirsi in velocità per sorprendere la difesa inglese. Claudio Marchisio sarà l’attaccante aggiunto, per caratteristiche è uno dei migliori incursori della serie A. Le sue capacità di inserimento l’hanno reso uno dei pilastri del centrocampo della Juve. Anche lui sarà una spina nel fianco dell’Inghilterra.

4)La potenza di Balotelli


La sua stagione al Milan è stata discreta: 14 gol in campionato scanditi spesso da prestazioni non proprio esaltanti. La critica che l’ha accompagnato nell’ultimo anno è stata la sua tendenza a non comportarsi come una punta, ma di defilarsi per cercare il pallone. Prandelli lo schiererà proprio come unico terminale offensivo e quindi più che la finezza, Balo dovrà mostrare i muscoli contro i difensori inglesi. Come fece all’Europeo del 2012, quando piegò la Germania grazie alla sua potenza. 

5) I colpi di testa di Chiellini – Giorgio Chiellini è l’elemento di punta della difesa azzurra. Con l’infortunio di Mattia De Sciglio dovrebbe spostarsi sulla fascia sinistra. Chiellini però resta un valido elemento da sfruttare in fase offensiva, essendo pericoloso sui calci piazzati con i suoi colpi di testa. Quest’anno ci è riuscito per tre volte in campionato. E’ un’arma da sfruttare all’occorrenza.

6) Lo scudo De Rossi 


Oltre che su Pirlo, il centrocampo azzurro si reggerà su Daniele De Rossi. Il suo compito però sarà proteggere proprio il regista juventino e di aggiungersi ai centrali difensivi in fase di non possesso palla. Non è un fattore da sottovalutare. Con Chiellini spostato sulla fascia sinistra, il suo aiuto in difesa sarà prezioso. Con le sue qualità da regista arretrato potrebbe mettere in difficoltà il centrocampo inglese.

7) I cambi in corsa – Se dovessero essere confermate le indiscrezioni sulla formazione iniziale, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne partiranno dalla panchina. Questo caricherà di responsabilità Balotelli, ma il loro inserimento nel corso della partita rappresenterà un’altra freccia nell’arco di Prandelli. Se la partita dovesse essere bloccata, la vena realizzativa di Immobile e la velocità di Insigne potrebbero mettere in seria difficoltà un’Inghilterra magari appannata dalle condizioni climatiche di Manaus.

8) La fantasia di Verratti  – Dovrebbe essere il grande esperimento di Prandelli. Se in campo, Marco Verratti garanrtirà maggiore possesso palla e qualità al centrocampo azzurro. Bisognerà verificare la sinergia con Pirlo, ma la sua fantasia è comunque un fattore che potrebbe essere decisivo per avere la superiorità a centrocampo.
9) La saggezza di Prandelli – Non è il gruppo solido e cementificato da Calciopoli del 2006, ma gli azzurri saranno uniti soprattutto dalla figura di Cesare Prandelli. Negli ultimi due anni il ct ha cercato di creare uno spogliatoio compatto in cui i senatori sono la spina dorsale del gruppo. L’Italia confiderà anche nelle scelte di Prandelli, che due anni fa hanno condotto gli azzurri alla finale dell’Europeo.

Fonte: Sky

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