BRASILE 2014

Argentina-Svizzera, derby made in Napoli agli ottavi mondiali

E ora la Svizzera. Un ottavo di finale tutto «napoletano», una sfida in famiglia: Higuain e Fernandez da un lato, Inler, Behrami e Dzemaili dall’altro. Diverso lo spessore tra le due nazionali, diverse le ambizioni e gli obiettivi in questo Mondiale. Diverso fin qui il rendimento e il valore mostrato a Brasile 2014. L’Argentina ha vinto tutte e tre le partite, nove punti e primo posto del girone a punteggio pieno. La Svizzera ne ha vinte due ma è stata travolta dalla Francia. Si gioca a San Paolo, martedì alle 13 ora brasiliana, l’ultimo giorno dedicato agli ottavi. L’Argentina punta tutto su Messi e confida nel primo gol di Higuain, il Pipita ancora all’asciutto dopo tre partite. L’attaccante del Napoli è cresciuto rispetto all’esordio ed è stato discreto il suo impatto sulla partita contro la Nigeria, poi però è calato con il passare dei minuti, una questione di forma atletica non ancora ottimale. Sabella in attacco ha il problema Aguero, costretto a fermarsi per un infortunio muscolare, per lui il Mondiale è da considerare già finito. Il più in forma di tutti è Lavezzi, il Pocho determinante con i suoi scatti e le sue finte sia contro l’Iran che con la Nigeria: il suo ingresso in campo ha cambiato volto in attacco all’Argentina. In difesa Fernandez è un intoccabile, anche se la sua prestazione contro la Nigeria non è stata delle migliori, come quella de laterale destro Zabaleta. Le due reti di Musa sono arrivate proprio dal loro lato. Sabella però ha piena fiducia nel difensore del Napoli ed è intenzionato a confermarlo dal primo minuto nell’ottavo di finale contro la Svizzera. L’alternativa è l’esperto Demichelis, arrivato a questo Mondiale in Brasile con qualche problemino atletico. Mascherano è una garanzia davanti alla difesa, il centrocampista seguito dal Napoli ma che ha poi rinnovato il contratto con il Barcellona, è un elemento esperto e di straordinaria personalità. In grande forma Di Maria, l’esterno del Real Madrid, funzionale al massimo nel sistema di gioco riproposto da Sabella, il 4-3-1-2, il modulo sponsorizzato da Messi. La Seleccion parte favorita, ovviamente. La Svizzera però ha attaccanti pericolosi, Shaqiri ha segnato una tripletta contro Honduras e si è portato il pallone a casa. Una nazionale da non sottovalutare quella elvetica allenata da Hitzfeld, uno dei più esperti a questi Mondiali brasiliani. Una Svizzera dal centrocampo tutto napoletano: il capitano Inler, affiancato da Behrami, decisivo per la vittoria nella prima partita del girone contro l’Ecuador. Pronto a entrare e dare il suo contributo Dzemaili, in gol su punizione contro la Francia, unico del gruppo dei«napoletani» ad andare a segno con il belga Mertens e gli«ex»Vargas e Armero.

Il Mattino

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