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Juventus, Allegri: ”Infortuni? Costruito un castello senza senso”

TORINO – Massimiliano Allegri spegne l’allarme-infortuni, senza nascondere un po’ di stizza: “E’ meglio fare chiarezza, perché è stato costruito un castello senza senso. Fino a ieri sembravamo tutti morti, perché avevamo perso anche Tevez, ma l’unico da recuperare veramente è Marrone”. Buone, ottime notizie dall’infermeria bianconera. L’Apache è a disposizione: “Carlitos sta bene – assicura Allegri -, vorrebbe giocare già domani con l’Udinese, ma martedì abbiamo la Champions contro il Malmo: partire bene in Europa è sempre un bel vantaggio”. Chiellini corre contro il tempo per non perdersi l’esordio in coppa: “Oggi Giorgio rientra in gruppo, ha tempo per migliorare la condizione in vista della Champions. Certo, mi sarebbe piaciuto se avesse giocato con la Nazionale, con la quale io e la Juventus non abbiamo nessun tipo di problema, anzi, ma i calciatori infortunati devono tornare a casa per curarsi”. Vidal ha qualche possibilità di rientrare già sabato 20 in casa del Milan: “Vedremo, Arturo è da gestire al meglio. La sua storia la conoscete tutti. Fortunatamente ha accusato un infortunio da poco, spero di riaverlo in gruppo da lunedì. E comunque non abbiamo nessun contenzioso con la Nazionale cilena”.

Pirlo, invece, farà le prove generali contro Cesena e Atalanta in vista dei big match di inizio ottobre contro Atletico Madrid e Roma: “Andrea è sulla via del rientro – prosegue Allegri -, i tempi di recupero si stanno accorciando: la settimana prossima proverà a calciare”. Sorridono anche Morata e Barzagli: il loro calvario è finito. “Alvaro è già in squadra, porta grandi qualità tecniche e velocità. E anche Andrea domani potrebbe venire in panchina, in anticipo rispetto alle previsioni che lo volevano in campo ai primi di ottobre”.

Alla vigilia della sua prima volta allo Stadium da allenatore della Juventus, Allegri guarda avanti con ottimismo e non cerca alibi di pronto uso: “Entrare in quell’impianto da bianconero sarà un’emozione particolare. Quanto alle assenze, la squadra deve sopportare le defezioni. Ho grande fiducia nei giocatori che ho a disposizione. La stagione è lunga, avrò bisogno di tutta la rosa. Domani, ad esempio, vedremo Evra e Pereyra, e anche Romulo ci darà una mano”. Si va verso la conferma del 3-5-2, ma guai a identificarlo come il modulo di Conte: “La Juve è mia anche se gioca con la difesa a tre. Non andremo a stravolgere un sistema che ha fatto bene in questi anni. E poi gli elementi che mi permettono di giocare con la linea a quattro, Barzagli e Chiellini, al momento sono ancora fuori uso”. La formazione è quasi fatta: Caceres, Bonucci e Ogbonna davanti a Buffon; Lichtsteiner ed Evra in corsia, Marchisio in regia con ai fianchi Pereyra e Pogba (“Paul è molto vicino a diventare uno dei tre centrocampisti più forti al mondo”), Tevez e Coman in ballottaggio per fare coppia con Llorente. “Domani ci attende una partita difficile: Di Natale è in ottime condizioni, Muriel è straordinario e da quest’anno i friulani possono contare anche su Thereau e Kone. Ci vorrà pazienza, perché l’Udinese concederà pochi spazi. Stramaccioni è la mia bestia nera? Ha ereditato una bella squadra da Guidolin, ma noi vogliamo cominciare bene il ciclo di partite (7 in 22 giorni) che ci attende”. Allegri “convoca” anche i suoi nuovi tifosi, senza però invocare la bolgia come era solito fare il suo predecessore Conte: “Domani ci servirà l’aiuto del pubblico, ma lo Stadium sotto questo aspetto ha sempre dato molto”.

Meglio evitare false partenze, perché la concorrenza è sempre più folta e agguerrita: “Le nostre avversarie si sono rinforzate molto – conclude Allegri -. Sarà un campionato molto più difficile ed equilibrato rispetto all’anno scorso. Vedo un gruppo di squadre che lotteranno per il vertice: La Roma ha perso Benatia ma ha preso Astori, Manolas e Iturbe, anche Milan e Inter lotteranno per le prime tre posizioni e il Napoli non ha certo perso le sue grandi qualità in due partite contro l’Atletico Bilbao”.

juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri
Fonte: Repubblica

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