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Lazio, emergenza difesa: Gentiletti fuori sei mesi

ROMA – Da oggi, nel personalissimo dizionario dei tifosi biancocelesti, alla voce “sfortuna”, va inserita di diritto anche la parola “Genoa”. Incredibile ciò che è successo a Marassi alla Lazio. A prescindere dalla sconfitta arrivata nonostante un primo tempo giocato ad altissimo livello, sicuramente la miglior prestazione fino a questo momento della squadra di Pioli. Ma c’è poco da sorridere, perché al danno è seguita la beffa. La “Legge di Murphy” – quella secondo la quale se una cosa può andar male, lo farà – si è abbattuta inesorabilmente sulla squadra del tecnico emiliano. Ha dovuto sostituire tre giocatori, Biglia, Basta e Gentiletti. Tutti e tre per infortunio.

GENTILETTI OUT 6 MESI, BIGLIA PROBLEMA ALLA CAVIGLIA – In attesa di conoscere i responsi medici ufficiali – i giocatori si sono presentati in tarda serata nella clinica Paideia – le sensazioni sono molto negative. Il primo ad abbandonare l’incontro è stato il regista argentino (al suo posto è entrato Ledesma), uscito a pochi secondi dalla fine del primo tempo. Per lui – uscito dallo stadio con le stampelle – “trauma contusivo capsulare del primo dito del piede destro con infrazione ossea dell’osso sesamoide e della testa metatarsale”. Una risonanza tra 3-4 giorni chiarirà i tempi di recupero, che dovrebbero aggirarsi sui 20-30 giorni. La gara di Basta si è interrotta qualche secondo più tardi, giusto il tempo di arrivare all’intervallo per poi cedere il suo posto a Konko. Il terzino serbo è stato calpestato involontariamente da Kucka sulla mano riportando un “trauma contusivo della mano destra con distrazione della capsula metacarpofalangea”. Non sono presenti lesioni ossee, e gli è stato applicato un gesso di mantenimento: in caso di necessità potrebbe scendere in campo con un tutore. Infine è toccato a Gentiletti salutare i suoi compagni anzitempo: il difensore argentino, autore fino quel momento di una prova magistrale, si è fermato a seguito di una chiusura su Matri nel secondo tempo. Si è toccato immediatamente il ginocchio e ha chiesto il cambio a Pioli, che ha inserito al suo posto Cana. Per il difensore argentino la diagnosi è terribile: “Lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nei prossimi giorni (tra giovedì e venerdì) l’atleta sarà sottoposto a intervento chirurgico. La prognosi è stimata intorno ai sei mesi”. Davvero una brutta tegola per Pioli, che perde così per quasi tutta la stagione il suo difensore titolare. E considerando che è stato espulso anche De Vrij, contro l’Udinese sarà emergenza assoluta in difesa.

LOTITO: “RESTIAMO UNITI CONTRO OGNI AVVERSITÀ” – La Lazio comunque non ha intenzione di attingere dal mercato degli svincolati – ci sarebbero l’uruguaiano Lugano e il laziale Portanova – e continuerà con le proprie risorse. Anche perché a livello numerico la rosa biancoceleste è già molto intasata con De Vrij, Cana, Novaretti, Ciani e la possibilità, sempre più concreta viste le buone risposte di Braafheid, di vedere Radu al centro della difesa. Il commento di Lotito: “Due sono i dati certi. Primo: siamo tutti uniti, nonostante le avversità. Secondo: siamo una grande squadra. Brucia senz’altro aver perso un match dominato, ma teniamoci lontani dal disfattismo. Abbiamo giocato da grande squadra, dopodiché, le avversità e gli infortuni hanno condizionato il risultato. Dobbiamo stare tutti uniti: tifoseria, società, squadra, perché con il lavoro, lo spirito di gruppo, il sacrificio e quanto si è visto sicuramente riusciremo a ottenere buoni risultati. Per quanto mi riguarda la strada è quella giusta, restiamo uniti contro ogni avversità”. Altra certezza è che Pioli, almeno nel breve periodo, dovrà rivedere i suoi piani. Senza queste tre pedine sarà difficile attuare il gioco fatto di pressing alto e gioco veloce sul quale aveva lavorato fino a questo momento. Saranno necessari alcuni accorgimenti tattici, a partire da giovedì contro l’Udinese. serie A

ss lazio
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Fonte: Repubblica

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