Lazio, Cavanda torna protagonista: “Pioli mi ha dato una chance, puntiamo all’Europa”
ROMA – Da esubero a uomo indispensabile, il passo è bello lungo. Lo sa bene Luis Pedro Cavanda, terzino destro belga-angolano, che in estate la Lazio non è riuscita a piazzare altrove. E così ha iniziato la stagione ai margini, allenandosi con la squadra solo nelle sedute fisiche e quasi mai in quelle tattiche.
CAVANDA: “PIOLI MI HA CONCESSO UN NUOVO INIZIO” – Poi, però, l’infortunio di Basta e le prestazioni non convincenti di Konko hanno spinto Pioli a concedergli una nuova chance: “Questo è un buon punto d’inizio per me, a inizio settembre ero praticamente fuori dal gruppo – spiega ai microfoni di LazioStyleRadio – ora mi sto costruendo una nuova opportunità. Puntiamo all’Europa, il nostro obiettivo prefissato e credo possa arrivare se giocheremo ancora così. Chi temo? Nessuno, possiamo battere chiunque, dobbiamo solo guardare noi stessi e restare concentrati. Solo la Lazio può perdere”. Con personalità Cavanda ha risposto presente: “La partita contro il Sassuolo è stata difficile, sulle fasce loro correvano tanto. Per due volte abbiamo mollato e quindi si è vista un po’ di sofferenza. Contro il Palermo siamo stati più concreti e segnato tanto. Questo fa la differenza”. In Sicilia è stato uno dei migliori e non si sono viste le solite disattenzioni che hanno caratterizzato le sue precedenti esperienze.
DE VRIJ: “IN ITALIA GLI ATTACCANTI SONO COME ASSASSINI” – Una partita che gli è valsa la conferma anche la settimana successiva con il Sassuolo, altra ottima prestazione dove si è concesso qualche “licenza poetica” di troppo su cui però ha rimediato un gran recupero di De Vrij: “Ho messo il mio corpo sulla traiettoria del pallone – ha spiegato al ‘Telegraaf’ l’olandese – e sono riuscito ad intercettarlo. In passato non l’avrei fatto, ma ora sì e il pubblico ha apprezzato”. È uno dei tanti aspetti su cui il difensore ex Feyenoord sta lavorando per migliorare: “Con l’esperienza che ho accumulato in questo mese il primo gol contro l’Italia l’avrei evitato. In serie A gli attaccanti sono come assassini, cercano sempre di coglierti di sorpresa. Solo alla Lazio, pertanto, posso migliorare”.
serie A
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- luis cavanda