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Milan, Inzaghi: “Fiorentina al livello di Juve e Roma, ma basta vittorie a San Siro”

MILANO –  Dopo una doppia vittoria nel ciclo “veronese” con Chievo ed Hellas, il Milan di Inzaghi è chiamato a prolungare il momento positivo contro uno degli avversari più problematici degli ultimi anni: la Fiorentina, trionfatrice sui rossoneri negli ultimi tre confronti a San Siro. Il confronto con i viola, utile a confermare progressi e 3° posto, sarà anche una sfida tra ex centravanti. Il tecnico dei toscani, Montella, l’ha lanciato con una battuta alla quale Inzaghi risponde col sorriso.

Inzaghi, Montella ha detto che lei era scarso tecnicamente.
“Bene, se me ne trova un altro che segna 316 gol in carriera ditegli di portarmelo”, scherza l’ex centravanti.
Poi però le ha fatto i complimenti come allenatore.
“Lo ringrazio per queste belle parole. Vincenzo è un tecnico giovane con idee importanti di gioco. Ed è da tre anni che vincono a San Siro. Adesso basta”.
E’ dura allenare?
“Facciamo un bel lavoro, ma è molto logorante”.
La Fiorentina non le sembra meno convincente rispetto alle ultime stagioni?
“E’ un’ottima squadra che gioca molto bene il pallone. Non a caso in Europa fa meno fatica che in Italia. I viola hanno un ottimo organico. Secondo me, al completo sono al livello di Juventus e Roma. Hanno uno dei reparti di centrocampo più forti del campionato e una notevole mentalità offensiva. Non dimentichiamoci che sono privi di Rossi e Gomez”.
Però hanno giocato giovedì in Europa League.
“Sì, ma Montella ha fatto riposare i titolari. La Fiorentina gioca il miglior calcio d’Italia”.
Cosa servirà al Milan per interrompere la striscia negativa con la Fiorentina a San Siro?
“Per noi sarà molto difficile. Ma giocheremo a San Siro. Mi piacerebbe rivedere una bolgia come quella che conoscevo io. Mi auguro che il nostro pubblico ci dia una grande mano, come hanno fatto i tifosi in trasferta a Verona. Al Bentegodi abbiamo fatto la migliore partita stagionale. Dobbiamo giocarcela e abbiamo 5 punti in più della Fiorentina. Penso che la pressione sia più sulle loro spalle che sulle nostre”.
Ora il 3° posto è un obiettivo più abbordabile?
“Dobbiamo stare coi piedi per terra. Anche quando vinciamo 3-0 non siamo tranquilli. Abbiamo bisogno di aumentare le nostre convinzioni. Devo cercare di tenere la tensione sempre molto alta e devo riparare la squadra dai troppi elogi. Non abbiamo fatto niente di quello che il Milan deve fare normalmente”.
Chi gioca in porta tra Abbiati e Diego Lopez?
“Faccio decidere il campo. All’inizio dell’anno i ruoli erano ben chiari e Abbiati sapeva che Diego Lopez sarebbe stato titolare. Ma Christian si è fatto trovare pronto quando lo spagnolo si è infortunato. Così adesso ho da fare una scelta difficile”.
Menez fatica a ritrovare la condizione dopo l’infortunio?
“A Verona forse era timoroso perché sul 3-0 non voleva farsi male. Ho dei dubbi e questo è un bene perché tutti si allenano molto bene. Giocheranno in due tra Jeremy, El Shaarawy e Torres. E’ meglio arrivare all’ultimo allenamento pieno di dubbi”.
Alcuni giocatori della rosa stanno giocando molto poco. E’ difficile gestire questa situazione?
“Siamo in 28 e vanno fatte delle scelte, non posso pretendere che tutti hanno il sorriso. Chi avrà giocato poco a fine dicembre, se non sarà soddisfatto di stare in questo gruppo andrà a giocare altrove. Con alcuni ero stato chiaro fin dall’inizio. Preferisco dire subito una verità cruda e difficile da digerire”.
Che effetto le ha fatto partecipare ieri al pranzo a Milanello con Berlusconi e potenziali sponsor del club rossonero?
“Mi ha fatto piacere che mi abbiano invitato. E’ stato acculturante stare al fianco del presidente. Eravamo tutti molto entusiasti. Il ruolo dell’allenatore sta cambiando, ma voglio essere apprezzato per quello che faccio sul campo. Il Milan ha bravissimi manager. Non ha bisogno che lo faccia io”.
Dove può arrivare Honda?
“Sta facendo bene. Ha tante qualità. ha fatto gol di testa, su punizione, piazzandola e di forza. Siamo contenti. I fatti stanno dando ragione a Honda e si merita tutti i complimenti, adesso gli chiederanno sempre di più. Cercherà di migliorarsi. E’ intelligente per capire quello che deve fare durante la gara. E’ una sorpresa vederlo come capocannoniere senza tirare un rigore”.
Cosa pensa della chiusura della curva del Verona per buu razzisti (punizione sospesa dalla Corte sportiva di appello per supplemento di indagini)?
“Non abbiamo sentito niente”.
Come valuta la doppia sconfitta di Roma e Juventus in Champions League?
“Il risultato della Roma è strano. Il Bayern è fuori portata come Real, Barcellona e Chelsea. La Juve non meritava di perdere. Ma la Roma ha dimostrato di essere grande col City. Non è ancora abbastanza per vincere la Champions. il calcio italiano deve ancora crescere”.

milan ac

serie A
Protagonisti:
filippo inzaghi

Fonte: Repubblica

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