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Lazio-Torino 2-1, Biglia domina e Klose decide

ROMA – Ci ha messo un po’, per prendersi la Lazio e convincere gli scettici. Lucas Biglia ha avuto anche bisogno di un allenatore che costruisse una squadra a sua immagine e somiglianza ma ora è lui il padrone del centrocampo e il suo ritorno ha dato ai capitolini lo sprint di cui avevano bisogno. Quarta vittoria consecutiva per la formazione di Stefano Pioli, che ha dovuto mischiare le carte a gara in corso per le assenze e per la prova scialba e confusionaria di Felipe Anderson. Il Torino non ha mollato, ha confermato di essere in salute ma alla fine si è arreso per il gol di rapina di uno dei protagonisti meno attesi. Miroslav Klose parte dalla panchina e decide la combattuta sfida dell’Olimpico con una zampata delle sue, agevolata anche da un errore di Gillet su una punizione non irresistibile di Candreva.

LA GARA DI BIGLIA – Era stata un’altra punizione ad aprire le danze. Quarto d’ora del primo tempo, posizione leggermente defilata sulla sinistra, 20 metri circa. Tutti attendono Candreva ma il pallone lo posiziona Lucas Biglia. Destro a giro, barriera scavalcata e 1-0, dopo che proprio Candreva aveva già scaldato i guanti di Gillet con un bel diagonale. Il Toro si presenta a Roma con il solito assetto per quanto riguarda difesa e centrocampo ma con una novità in avanti. Non c’è Amauri, bensì Farnerud, guastatore alle spalle di Quagliarella. I granata nella prima mezz’ora faticano a prendere le misure ai biancocelesti, che per una volta non hanno interesse nel controllare il possesso palla ma preferiscono agire in pressing selvaggio sui primi portatori ospiti. Candreva si inserisce su una bella sponda di Parolo, stop di petto in corsa e diagonale che passa sotto le gambe di Gillet, il palo interno non asseconda l’idea dell’esterno: la sfera torna in area e la difesa di Ventura riesce ad allontanare il pericolo. Che si ripresenta poco dopo sugli sviluppi di un angolo, quando Ciani gira di testa a lato. E’ Biglia a guidare il pressing laziale, a spezzare il gioco quando il Toro prova a farsi pericoloso e a mettere la solita qualità quando c’è da organizzare il gioco. L’argentino in chiusura di tempo è strepitoso nel leggere un cross di Sanchez Miño, con una chiusura da difensore puro.

LA CRESCITA DEL TORO – Dopo trenta minuti quasi perfetti, i romani perdono metri e sicurezza, con Felipe Anderson che spesso e volentieri finisce per regalare palla agli avversari. Farnerud ha sul mancino l’occasione più grande della prima frazione, conclusione difficile che termina alta. Si fa vivo anche Quagliarella, con una girata arrivata al termine di un’azione confusa in area laziale: Marchetti sporca in angolo. Dal tunnel non esce proprio Felipe Anderson, Pioli non ha esterni d’attacco in panchina e getta nella mischia Klose, che si posiziona al fianco di Djordjevic. Candreva inizia a svariare anche centralmente e la sua azione diventa meno efficace, il Toro si rende pericoloso con un sinistro di Benassi in avvio e impatta all’8′. Ciani prova la spaccata a centro area su un pallone messo in mezzo dopo un fallo laterale, il suo intervento spiazza sia de Vrij che Parolo: Farnerud si inserisce, apre il mancino e batte Marchetti. E’ il momento di maggior difficoltà dei padroni di casa, a salvarli ci pensa Klose.

FINALE DI CONFUSIONE – Punizione da 35 metri, Candreva carica il destro. C’è la potenza ma la botta è centrale, Gillet si fa ingannare dalla traiettoria e respinge in mezzo all’area. Per Klose è un invito troppo ghiotto, il tap-in è un gioco da ragazzi e il tedesco trova il gol del 2-1. Ora Amauri al fianco di Quagliarella diventa necessario per andare a caccia del pari, l’ex Juve è più libero di colpire con l’italo-brasiliano a occupare i centrali e un bel colpo di testa dell’attaccante termina fuori di pochissimo. La lucidità della prima ora abbondante di gioco va in soffitta, il quarto d’ora finale è all’insegna dei nervi e degli errori a centrocampo. Lulic per Klose, il tedesco riceve ai 18 metri, evita Darmian ma a tu per tu con Gillet scivola e non riesce a calciare. L’ennesima sgroppata mette Biglia ko per troppa stanchezza, Onazi entra male in partita e serve Darmian: destro centrale, Marchetti c’è. La fatica infrasettimanale divora il Toro, che negli ultimi minuti va più vicino a subire il 3-1 che al pari. Parolo ruba palla e si presenta alla conclusione dal limite, Gillet prova a regalare ai granata la chance di impattare nel recupero ma non ci sono speranze. La Lazio vince e inizia a mettere il fiato sul collo a Udinese e Sampdoria, “el Principito” Biglia proverà a guidarla ancora più in alto.

LAZIO-TORINO 2-1 (1-0)
Lazio (4-3-3):
Marchetti 6; Cavanda 6.5, de Vrij 6.5, Ciani 5.5, Radu 5.5; Parolo 6.5, Biglia 7.5 (33′ st Onazi sv), Lulic 6.5 (47′ st Braafheid sv); Candreva 6.5, Djordjevic 6, Anderson 5 (1′ st Klose 6.5). (Berisha, Strakosha, Cana, Konko, Novaretti, Pereirinha, Ederson, Gonzalez, Ledesma). All.: Pioli
Torino (3-5-1-1): Gillet 5.5; Maksimovic 5.5, Glik 7, Moretti 6; Peres 5.5, Benassi 5.5 (17′ st Amauri 5.5), Vives 6.5, Sanchez Miño 5.5, Darmian 6.5; Farnerud 7 (34′ st Perez sv); Quagliarella 6 (42′ st Barreto sv). (Padelli, Castellazzi, Jansson, Molinaro, Silva, Martinez). All.: Ventura
Arbitro: Giacomelli
Reti: 15′ pt Biglia, 8′ st Farnerud, 15′ st Klose
Ammoniti: Klose, Cavanda e Benassi
Recupero: 1′ e 3′

Fonte: Repubblica

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