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Nazionale, anche Zola ci crede: “Balotelli tornerà ad essere importante”

ROMA – La convinzione che Balotelli possa tornare SuperMario, anche grazie alla maglia azzurra, ma anche qualche critica al sistema calcio del nostro Paese, a cui manca il coraggio di guardare avanti e approntare progetti in prospettiva futura. E’ un Gianfranco Zola a 360 gradi, quello che interviene ai microfoni di Radio Anch’io lo sport su Radio 1, commentando in primo luogo il ritorno in Nazionale del 24enne attaccante bresciano malgrado i problemi incontrati in questi due primi mesi con i reds, con i quali ha realizzato solo due gol.

ZOLA: ”BALOTELLI TORNERA’ A ESSERE IMPORTANTE PER NAZIONALE” – “E’ sempre difficile entrare nel merito di decisioni del genere, Conte avrà fatto delle valutazioni in base alle prime quattro partite della sua gestione – afferma Zola in merito alla prima chiamata di Balotelli da parte del ct che ha raccolto il testimone da Prandelli -. Mario ora non sta attraversando il suo momento migliore, dovuto anche al fatto che il Liverpool sta vivendo un periodo complicato e questo non lo sta aiutando, la colpa non è solo sua ma anche della squadra. Io sono però convinto che dimostrerà presto il suo valore, dipende da lui, ha le capacità per essere un giocatore importante in qualsiasi campionato, sia in Premier che in Italia. Ha fisicità, capacità tecniche e sa giocare a calcio. Per lui vale lo stesso discorso che si è fatto molte volte con Cassano, è un grandissimo giocatore, con grandissime qualità, ma deve imparare a gestire meglio le sue capacità in tutti i momenti. Durante una carriera ci sono momenti di difficoltà e saper reagire fa la differenza”.

”NOSTRO CALCIO DEVE RIMETTERE TUTTO IN DISCUSSIONE, COME IN GERMANIA” – L’ex fantasista azzurro parla poi della mancanza di talenti nel nostro calcio, soprattuto in attacco, con Antonio Di Natale a 37 anni miglior bomber italiano in Serie A. “Questo è il nostro problema principale, qualche hanno fa avevamo giocatori di grande qualità – dichiara Zola -. Io mi ricordo ad esempio che egli anni 90′ ne avevamo a bizzeffe, penso a Baggio, Totti, Del Piero, Zola, Mancini e altri, ora ne produciamo molti meno. Penso che il problema sia anche legato alla scarsa competitività della Serie A e lo dimostrano le difficoltà dei nostri calciatori quando vanno all’estero soprattuto all’inizio, vediamo come Cerci e Immobile fatichino in Spagna e Germania”. Proprio una rivoluzione sul modello tedesco suggerisce l’ex fuoriclasse di Parma e Chelsea, come altri, come esempio da seguire per provare a far risorgere un calcio italiano in crisi. “I tedeschi hanno rimesso in discussione tutto, dalle metodologie di allenamento al modo di vedere il calcio, di affrontare le partite – le sue parole ai microfoni di RadioUno – Questo è il momento per poterlo fare e bisogna affidare questo compito a persone di calcio, che hanno esperienza di calcio e che verrebbero fuori con soluzioni adatte al momento. E darei molto più spazio ai nostri giovani italiani, anche se magari non sono pronti ma che hanno potenzialita’ e vanno messi nelle condizioni di poter crescere. Bisogna lavorare per il futuro, lavorare solo per il risultato di oggi puo’ non essere un vantaggio”.

FUTURO DA ALLENATORE IN ITALIA? CHISSA’…” – Attualmente disoccupato dopo le dimissioni rassegnate un anno fa al Watford, Zola non chiude a una prima esperienza di allenatore anche in Italia, anzi. “Non lo escludo, non si sa mai. Sono senza squadra al momento, se c’è l’opportunità interessante valuteremo la situazione”, la sua apertura. Per adesso si limita a fare lo spettatore interessato, soprattutto tenendo d’occhio le sue ex squadre, su tutte il Cagliari. “Ho sempre detto che Zeman è uno dei miei punti di riferimento. Il Cagliari è una squadra che gioca benissimo, non sta raccogliendo quanto sta seminando ma gli va data fiducia, ha giovani che migliorano sempre di piu’. Del tecnico boemo posso solo parlare bene, perché è un allenatore che migliora i giocatori, speriamo che a breve arrivino anche dei risultati migliori”.

NAPOLI LOTTERA’ PER LO SCUDETTO, MI DISPIACE VEDERE PARMA ULTIMO” – Zola giudica anche il campionato di altre sue due ex squadre come Napoli e Parma, in risalita la prima e invece in crisi la seconda, in fondo alla classifca. “Gli azzurri sono una squadra di grandissimo valore, la sorpresa era vederli in difficoltà a inizio stagione. Hanno un grande allenatore come Rafa Benitez e possono rientrare in gioco per lo scudetto visto che devono giocare con la Juventus due volte, una volta con la Roma e sono convinto che lotteranno fino alla fine. Mi dispiace molto vedere i crociati all’ultimo posto. C’è da dire che non sono quelli dello scorso anno, alcuni elementi sono andati via e in più devono fare i conti con gli infortuni di uomini importanti come Paletta. Mi dispiace perché ci sono un ottimo ambiente e un bravo allenatore”. Infine una battuta sulla tecnologia sulla linea di porta, decisiva in Liverpool-Chelsea per l’assegnazione della rete di Cahill: “non e’ una tecnologia invadente, il feedback è quasi immediato e mette tutti a tacere”, conclude l’ex manager di West Ham e Watford.

Fonte: Repubblica

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