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De Guzman vuole riconquistare la Nazionale: un asso in più nella manica di Rafa

Una sola gara da titolare, quella contro gli svizzeri dello Young Boys, in Europa League. E Jonathan De Guzman, non più tardi di dieci giorni fa, realizzò una tripletta portandosi il pallone a casa. In campionato, invece, solo cinque spezzoni e cinque panchine per un totale 123′ minuti giocati, una miseria per un titolare della nazionale olandese, uno che aveva lasciato la Premier League per sfondare nel calcio italiano. Ma De Guzman sente riconoscenza per Benitez. E’ stato il tecnico spagnolo a volerlo nel Napoli ed a fargli strappare un quadriennale niente male. Ed ora l’olandese di origini canadesi chissà cosa darebbe per far felice l’allenatore e rendere meno amaro lo stop forzato di Lorenzo Insigne.

ANCHE ESTERNO? Può Benitez, in alcune occasioni schierare De Guzman al posto di Mertens che per lo stop di Insigne dovrà sobbarcarsi gli straordinari dal Cagliari in poi? Il tulipano dà il meglio di se da trequartista centrale a ridosso della prima punta. E difatti ha realizzato la prima tripletta nel Napoli schierato proprio in quel ruolo. Quando Benitez l’ha provato da esterno, invece, ha toppato. Ma prima di arrivare a Napoli De Guzman in più di un’occasione ha agito anche da esterno. Soprattutto nel Mallorca. Anche nel Villarreal l’olandese giocò alcune volta da esterno. Saprebbe farlo. E saprebbe anche integrarsi con Hamsik, eventualmente, creando l’effetto sorpresa negli avversari con il loro «mulinello» sul centro sinistra. Un’arma che Benitez stava saggiamente sfruttando con la coppia Insigne-Hamsik. Addirittura De Guzman sarebbe più portato di Mertens a scambiarsi di ruolo con Hamsik negli ultimi trenta metri. Il vero problema sta nel sacrificarsi nella fase passiva. Ma a De Guzman non manca lo spirito di sacrificio e la voglia di ritagliarsi uno spazio importante nel Napoli.

LE QUALITA’. Il nazionale arancione, tra i protagonisti nell’Olanda a Brasile 2014, possiede qualità tecniche non comuni. Sa districarsi in ogni zona del campo. Riesce anche a provare il numero da fuori area, come ha fatto con lo Young Boys, magari aiutato dal vento. Insomma, potrebbe regalare al Napoli quell’imprevedibilità e quel pizzico di sana follia che occorrono per sbloccare partite delicate. Intanto, sarebbe già molto se riuscisse a fare la differenza in Europa League e magari avvicendarsi anche con Mertens seppure per spezzoni di gara.

FORZA LORENZO. E’ stato tra i primi a confortare Insigne a Firenze. E successivamente con un sms il lunedì quando si seppe che avrebbe dovuto operarsi, nonché in questi giorni che l’ha incrociato a Castelvolturno. De Guzman ad ottobre del 2008 subì un infortunio analogo a quello del tamburino di Frattamaggiore. Finì in sala operatoria anche lui ma impiegò ben otto mesi per riprendere e, scaricato dal Feyenoord temette di interrompere la carriera. Poi la chiamata di Laudrup che si ricordava di lui. Quindi la grande voglia di riprendere. Infine, la consacrazione a livello internazionale. De Guzman ha sofferto per ben 221 giorni ma alla fine ce l’ha fatta a ritornare più forte di prima. E quel suo incoraggiamento a Lorenzo Insigne vale più di tanti ricevuti in questi giorni. «Impiegherai meno tempo di me a rientrare, il mio infortunio fu molto più complesso ma ho recuperato grazie alla mia forza di volontà», così pare che Jonathan abbia detto ad Insigne giovedì incrociandolo a Castelvolturno.

Fonte: Corriere dello Sport

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