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AMARCORD: Napoli-Cagliari, cercasi marcatore

Il Napoli ospita il Cagliari al San Paolo e si ripete un copione che dura da un paio di anni; gli azzurri affrontano gli isolani privi dei marcatori della sfida dell’anno prima.

E’ successo nel 2012/13, gara giocata senza Lavezzi, nel 2013/14, in campo senza Cavani e succederà il prossimo 23 novembre quando nell’undici di Benitez mancheranno Pandev e Dzemaili. Sarà purtroppo assente anche Insigne, cui vanno i migliori auguri per un pieno recupero, autore nell’aprile 2013 del 3-2 al 93° che si rivelò determinante per il piazzamento finale in Champion’s League.

Più di chi possa buttare la palla in fondo al sacco, bisogna preoccuparsi di come battere un avversario che, malgrado le recenti scoppole, si rivela puntualmente ostico.

Nel tennistico 6-3 dell’11 marzo 2012 Lavezzi propiziò le reti del 2-0 e del 3-0 prima di procurarsi e trasformare il rigore del 4-1. Di Hamsik l’1-0, di Gargano il 5-1 e firmato da Maggio il 6-2. Tutte di Larrivey le tre reti rossoblù. Non meno rocambolesco, ma senz’altro più sudato, il successo del 21 aprile 2013: come detto, il 3-2 di Insigne arrivò solo al 93°.

Questa partita fu nel segno di Cavani, nel bene e nel male: da un suo lancio errato il tiro vincente di Ibarbo per lo 0-1 al 18° e poi un’occasionissima fallita a pochi metri dalla porta. Al 48° il pari contestato dai rossoblù per un fuorigioco del Matador che però non toccò la palla che fu deviata in rete da Astori su tiro di Hamsik. L’uruguaiano siglò il 2-1 ribattendo una respinta di Agazzi su tiro di Cannavaro poi il 2-2 al 70° con un pregevole tiro a giro di Sau. Tutto questo prima della pazza corsa di Insigne verso la Curva A.

Ma non sempre sono stati rose e fiori. Un amarissimo 2-2 il 23 novembre del 2008, pareggio acciuffato per i capelli da un gol di Daniele Conti al 96°. Anche allora Lavezzi tra i protagonisti; primo tempo chiuso sull’1-0, preciso diagonale di Hamsik al 9°, pari al 56° col tap-in vincente di Lopez che mandava in rete una corta respinta di Iezzo.

Il Napoli a testa bassa cercava il 2-1 e Denis da ottima posizione sparò alto un formidabile invito di Lavezzi che aveva scartato come birilli i difensori cagliaritani. Il vantaggio arrivò al 40° con un tocco “maradoniano” del Pocho su punizione, ma proprio allo scadere del recupero il gol di Conti che gelò il San Paolo.

Il 25 aprile 2010 finì a reti inviolate, ma il Napoli prevalse nella difficile gara del 20 marzo 2011 contro la squadra ottimamente messa in campo da Donadoni, ex col dente avvelenato. Cavani decisivo e reti tutte nel secondo tempo, nel breve arco di dodici minuti. Vantaggio del Matador al 49° su rigore per un fallo in area su Lavezzi, pari di Acquafresca al 56°. Definitivo 2-1 griffato ancora da Cavani al 61° con un delizioso pallonetto dal limite dell’area.

Il Cagliari fece un bello scherzetto alla giornata di esordio al San Paolo del Napoli campione d’Italia: 16 settembre 1990, seconda giornata di campionato. La direzione di Marcello Nicchi generò polemiche per il primo gol del Cagliari, segnato da Rocco al 35°, viziato da una posizione irregolare di Fonseca. Arrembaggio del Napoli e Nicchi, dopo aver lasciato correre la respinta con un braccio di un difensore cagliaritano su un tiro di Silenzi, assegnò un penalty agli azzurri per un fallo subito dallo stesso attaccante romano. Careca non fallì dal dischetto allo scadere della prima frazione. Il Napoli commise l’errore di non accontentarsi del pari ed in un generoso ma disordinato prodigarsi in avanti offrì il fianco al contropiede degli ospiti che passarono al 68° con un pallonetto di Fonseca dal limite dell’area reso imparabile da una deviazione di Corradini. L’8 dicembre 1991 Napoli-Cagliari finì 4-0 (doppietta di Careca, Francini e Padovano su rigore) ma fu l’inizio dell’era post-Maradona dato che fu anche la prima gara al San Paolo del Napoli privo del capitano squalificato per doping.

Chiudiamo con l’ultima sfida, giocata nel maggio del 2014, a tre turni dalla fine. Un secco 3-0 con le firme di Mertens, Pandev e Dzemaili. Il netto predominio azzurro si concretizzò al 33° con un rigore trasformato dal belga per un fallo su Pandev. Il 2-0 fu realizzato dal macedone che, a due minuti dall’intervallo, spedì in rete un passaggio di Callejon. Nella ripresa un altro rigore ma Hamsik colpì la traversa ed al 57° una respinta del portiere ospite su tiro di Pandev fu corretta in rete da Dzemaili per il 3-0 finale.  

Antonio Gagliardi

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