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Milan, Maldini: “Io contestato dalla curva il giorno dell’addio? Fu un mio successo”

MILANO – Non si può parlare di ferita ancora aperta, ma di certo essere stato contestato dai propri tifosi, quelli rossoneri, nella sua giornata d’addio al calcio non deve essere ancor oggi un ricordo piacevole per l’ex milanista Paolo Maldini. Tuttavia, a nove anni di distanza, anche quell’episodio assume un sapore diverso e nel commentarlo l’ex terzino sinistro della Nazionale è riuscito a trarre un insegnamento per i 450 studenti delle scuole superiori di Milano che lo ascoltavano nell’auditorium dell’Assolombarda.

MALDINI: “HO CAPITO CHE LA CONTESTAZIONE DELLA CURVA FU UN MIO SUCCESSO” – “La contestazione della Curva il giorno del mio addio? Non e’ stato un momento facile e anche inaspettato – la lucida analisi di Maldini -, c’erano settantamila spettatori ma ricordiamo solo quella piccola frangia di tifosi. Sono una persona pensante, ho detto le cose come stavano. Con il tempo ho capito che quello è stato un successo perché ha marcato una linea ancora più grossa tra me e quel tipo di calcio, non penso che quello sia il futuro dello sport”. Paolo Maldini e Javier Zanetti, due bandiere rivali del calcio milanese ma esempio di correttezza e fair play, si sono raccontanti agli allievi delle scuole superiori in un confronto voluto dalla campagna “Shave your Style – #rispettailmiostile” lanciata da Fondazione Milan e Braun, che ha per obiettivo aiutare i giovani nel maturare autostima e stabilire corrette relazioni interpersonali. Un progetto didattico che, dopo Milano, verrà svolto in cento città italiane in cui sarà approfondito il tema del rispetto tra i giovani attraverso anche delle testimonianze dirette.

“UN EREDE IN ROSSONERO? DE SCIGLIO PUO’ FARE PERCORSO COME IL MIO” – I due capitani hanno così raccontato le loro difficoltà iniziali, il duro lavoro svolto per diventare campioni e si sono messi a disposizione dei ragazzi rispondendo ad ogni domanda o curiosità. C’è chi ha voluto sapere se nell’Inter e nel Milan di oggi avessero individuato un erede e l’ex laterale sinistro rossonero ha indicato De Sciglio: “Può fare un percorso come il mio, anche per affinità di ruolo”. Sia Zanetti che Maldini hanno fatto del rispetto un aspetto fondamentale della loro vita e della loro carriera. Sono stati esempi positivi del calcio, lontano dagli eccessi e lavorando con estrema professionalità. E quando il vicepresidente dell’Inter si è sentito fare la solita domanda sull’ultimo derby non giocato dal ragazzo più intraprendente della folla, ha rimarcato le sue qualità. “Ho rispettato la scelta del mister. L’ho sempre fatto. Ovviamente avrei voluto giocare…”, ha ammesso sorridendo Zanetti. Il giovane pubblico li ha ascoltati ammaliato ed il messaggio dei due campioni è stato chiaro: “Si deve lavorare duramente, facendo tesoro degli errori. Rispettare se stessi e gli altri. E rimboccarsi sempre le maniche, perché voi giovani dovete darvi una mossa”.

milan ac

serie A
Protagonisti:
paolo maldini
Fonte: Repubblica

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