IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

IL PERSONAGGIO – Duvan Zapata, gregario ma incisivo

Erano bastate quattro o cinque gare intense e fruttuose per cancellare, dalla testa di molti,  i problemi di quel Napoli che la stagione 2014/2015, al suo esordio, ci aveva presentato. Eppure lo sapevamo, il Napoli è questo: alti e bassi, più debole rispetto allo scorso anno, spesso abulico e demotivato nei suoi uomini più rappresentativi e  privato della leadership di quel Pepe Reina che l’ ambiente azzurro ancora rimpiange. Eh sì! Il Napoli è questo ed ora sembra  essere divenuto ancora  più spento forse  perché orfano di quel Lorenzo Insigne il cui lavoro e la cui verve hanno impreziosito per lungo tempo, a dispetto dei suoi indefessi denigratori, il gioco della squadra di Benitez.  Ripeto! Il Napoli questo è… E, salvo improbabili miracoli durante la sessione invernale di calciomercato, tale rimarrà!! Bisogna guardare in faccia alla realtà, confidare “napoletanamente” nella buona sorte, sperare che anche il tecnico spagnolo riveda le sue sacre ed inviolabili tesi tattiche e tecniche, disegnando di volta in volta gli schemi soffermandosi sulle caratteristiche di chi gli sta di fronte ( utopie!!!) e affidandosi non per forza  e non sempre ai cosiddetti intoccabili della rosa azzurra ma agli elementi  più determinati, volitivi e perché no … A loro modo decisivi. Duvan Zapata è tra questi! Si sa,  nelle “grandi” del calcio (e il Napoli lo è, o almeno sulla carta dovrebbe esserlo) esistono le cosiddette gerarchie che impongono quasi sempre di schierare giocatori al posto di altri in determinati momenti più produttivi, per giustificarne un sostanzioso ingaggio e per dar senso ad un rilevante investimento economico. Eppure non sempre tali ragionamenti pagano, ne sa qualcosa il Napoli e ne sa qualcosa il suddetto attaccante colombiano, centravanti d’ area dal fisico possente, messosi in luce nell’ Estudiantes e approdato alla corte di Benitez nell’agosto del 2013. Il ragazzo di Bogotà, nel suo periodo napoletano, non ha certo avuto molte chance per imporsi … ma come avrebbe potuto! Avere avanti un top player del calibro di Gonzalo Higuain non ti da troppe possibilità, soprattutto in un modulo, passatemi il termine, “egoista” come quello di Benitez, che non permette di schierare più di una punta e che lascia le altre a guardare e ad attendere il loro sporadico turno, in cui giocarsi tutte le carte possibili perché la prossima occasione non si sa quando capiterà! Ciò nonostante, il giovane attaccante sudamericano crescendo di volta in volta nelle poche occasioni in cui è sceso nell’arena, è riuscito ad evidenziarsi mostrando le sue qualità e la sua freddezza sotto porta, giocando per la squadra e mettendo a segno reti decisive, come quella di qualche giornata fa al Marassi contro la Sampdoria che consentì ai suoi di non tornare a casa sconfitti o come quella  di testa in casa contro l’ Empoli nell’ ultima giornata di campionato che ha permesso al Napoli, sotto di due gol, di accorciare le distanze e risalire la china. Una marcatura ogni 58 minuti …  Questi i numeri di Duvan! Numeri che parlano chiaro e che se rapportati a quelli del blasonato Gonzalo ( 1 gol ogni 153 minuti ) fanno un po’ storcere il muso e sgranare gli occhi … Per un momento solo però! Perché è ovvio che la classe e le qualità del pipita non si discutono e sarebbe un’ eresia far paragoni tra i due calciatori, il gregario e il top player, che fanno la loro parte senza la minima rivalità … Ma sarebbe opportuno tenerli in considerazione quei numeri e riconoscere talvolta al primo qualche minuto in più per emergere e all’ altro qualche attimino per riflettere.

 

Tilde Schiavone – Pianetazzurro.it

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!