Nunzia Marciano: “L’aquila non vola e Higuain lancia in orbita il Napoli”
Nunzia Marciano, giornalista di Canale 8, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “L’aquila vola sul cielo dell’Olimpico. Lo sovrasta, lo riempie, lascia che il pubblico l’ammiri. Volteggia, sfiora le nuvole, poi torna a farsi guardare protagonista inconsapevole e fiera, simbolo di tradizione e passione. Ma poi si ferma. Nel posto sbagliato. Dà le spalle al campo. E lascia increduli e amareggiati i suoi ammaliati osservatori, come fosse il presagio del peggio. Presagio che mai fu più veritiero. Chiariamo: non è l’incipit di un racconto cavalleresco, ma è la cronaca romanzata del volo nefasto di Olimpia, l’aquila simbolo della Lazio fatta volare allo stadio nel Lunch Match della sfida romana contro il Napoli. Dall’alto della tribuna stampa vedo sbucare questo volatile che in tutta la sua maestosità ci sovrasta e sulle note di una musica da camera inizia a planare atterrando non al centro del campo, come doveva, ma sugli spalti della curva, costringendo un addestratore ad andare a recuperarla. Divertita ma sorpresa dall’improvviso silenzio calato, devo aver fatto una faccia da punto interrogativo, perché un collega sconosciuto dal forte accetto romano ma tifosissimo del Napoli (giuro!), mi spiega del tradizionale volo e della scaramanzia intorno. La sterzata di Olimpia getta i tifosi nello sconforto, ancor più della rosa decimata al servizio di Pioli. In pratica, il dado era tratto, e come poi dimostrato, il nefasto presagio ha permesso al Napoli di scalare la vetta, agguantare il terzo posto e farci iniziare bene la settimana. Un Napoli che non brilla per sagacia e gioco tattico, ma che il suo lo fa, che va in rete, subisce, resiste e mantiene il risultato. Higuain, vivaddio, segna da gran fuoriclasse. E vedere LIVE l’imparabile gol del Pipita vale bene la levataccia domenicale per essere sullo stadio in un’ora più che indecente. Mertens gli fa da assist man. Poi svanisce, non senza portarsi dietro un’ammonizione. Entra in campo Il Capitano. Poca roba, in generale. Ma va bene anche così. In fondo, se l’aquila non vola, il Napoli sì, salendo sul podio delle più brave d’Italia. Grazie ad Higuain, dicevamo, che batte Olimpia o volendo seguire la scaramanzia, grazie a Olimpia che confonde i colori e al bianco celeste dei suoi, preferisce portar bene all’azzurro dei nostri. In campo fa poi il suo esordio Strinic, che difende, recupera, batte la fascia e avanza. Niente male come inizio, si promette bene. Si spera manterrà. 0 a 1, prima di andare tutti sotto la doccia, con una Lazio agguerrita negli ultimi 15 minuti del primo tempo. Non così tanto però da spaventare Rafael, che seppur ancora qualche volta incerto, il suo dovere lo fa. E bene anche. Poca Lazio e poco Napoli nella ripresa, ma gli azzurri di Benitez mantengono il risultato, grazie anche ai bravi Albiol e Gargano. Callejon ancora non c’è, ma ci sarà? E chi lo sa, verrebbe da dire. Ora la testa si rituffa nella settimana che aspetta il Napoli: ad 8 punti dalla Roma, momentaneamente medaglia d’argento e con un girone di ritorno praticamente tra le mura amica, tutto può accadere. Tutto, miracoli compresi. In un Olimpico senza spettatori il Napoli ha fatto bene. E ci ha fatto contenti. Nonostante il ricordo, il mio almeno, sia inevitabilmente tornato alla mia ultima trasferta romana, quella dello scorso 3 di maggio… Il Napoli vince, non dimentica, il Pipita dedica il gol a Insigne. Tutto bene, tutto fatto. Ora si riparte da qui”.