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Roma, Garcia: “Io italianizzato? E’ un complimento. Troppi pareggi ma ho fiducia”

ROMA – Umile, non dimesso, ma di nuovo sorridente. È un Rudi Garcia nuovo, a cui forse la settimana di critiche e processi ha restituito, paradossalmente, la serenità di quei toni che ne avevano fatto apprezzare il debutto italiano: “Pareggiamo troppo, ma la stagione non è mai un fiume tranquillo e noi dobbiamo tenere dritta la barra”. Ammettendo le debolezze della sua Roma, reduce da 5 pareggi nelle ultime 7 gare (considerando solo i 90 minuti) e dalle polemiche per l’aiuto arbitrale che è valso la qualificazione sull’Empoli in coppa Italia.  

“PAREGGIAMO TROPPO, MA LA STAGIONE NON È FIUME TRANQUILLO” – Non sposa le critiche, ma ammette le fragilità del momento, Garcia: “È un periodo in cui pareggiamo troppo. Questo è il problema nostro. Abbiamo fatto 9 risultati utili, ma pareggiare a volte non è un buon risultato, lo sappiamo e su questo siamo tutti d’accordo”. Insomma a Firenze la Roma sa da dove ripartire: invertire il trend, tornare a vincere, cancellare le accuse: “La Fiorentina è una buona squadra, ma noi abbiamo già vinto in trasferta”. Lui nella squadra crede ciecamente: “Siamo secondi, ai quarti di coppa Italia e siamo normalmente in Europa League. Non so dov’è l’aspetto negativo a parte il fatto che giochiamo un po’ meno bene nella continuità di una partita”. Giocare meno bene è forse il fattore più evidente, anche più dei risultati che mancano e del distacco con la Juve passato da 1 a cinque punti nelle ultime due settimane: “Ma nessuno vede la propria stagione come un lungo fiume tranquillo, a volte c’è vento ma bisogna tenere dritta la barra”.

“ANDIAMO A CORRENTE ALTERNATA, FIERO DI ESSERMI ITALIANIZZATO” – Eppure, non punta l’indice contro i detrattori, Garcia: “Ho anche sentito che mi sono italianizzato. Questa può essere solo positivo, sono fiero di essermi un po’ italianizzato”. Sa l’allenatore però che qualcosa non va e lavora per rimediare: “La Roma va un po’ a corrente alternata, anche nel corso della partita. Dobbiamo trovare continuità, possiamo fare meglio, ma i punti dicono che la Roma da quando esiste il campionato a 20 squadre, è la seconda Roma di tutti i tempi. La critica fa parte del gioco, e se facciamo meno bene ci può stare, purché sia una critica obiettiva: perché non c’è mai un colpevole unico. Ci sono ancora 57 punti a disposizione, io guardo sempre in avanti e la squadra deve guardare in avanti, alla partita di Firenze e a niente altro”. Con un solo obiettivo: ritrovare la vittoria. “La squadra è come il suo allenatore, serena ma anche molto motivata. Ci sono due belle squadre e la Fiorentina gioca bene, è un bel test per dimostrare che ci siamo”. Ci sarà Manolas, che dovrebbe consentire a Astori di rifiatare: “Kostas se non è al 100 per cento è vicino ad esserlo, l’importante è che non ci sia rischio e rischio non c’è, lo abbiamo preservato e ora sta bene”.

GARCIA E GLI ARBITRI: “IL RIGORE C’ERA, MA AIUTIAMOLI” – Nel presente di Garcia anche tante accuse riguardo le dichiarazioni sugli arbitri. Dopo le critiche a Rocchi nella sfida dello Juventus Stadium, molti si aspettavano più disponibilità nell’ammettere il favore ricevuto contro l’Empoli. Lui però non fa passi indietro: “Credo che si possa dire che ci fosse rigore – spiega – ma non possiamo dire che non ci fosse. Comunque dobbiamo dare fiducia agli arbitri, sono leali e possono sbagliare”. Poi, un auspicio, evocando un usanza molto diffusa in Francia: “Quando un arbitro viene a visitarci per parlare delle nuove regole – racconta – è una cosa veramente positiva. I giocatori vedono che dietro l’arbitro e la divisa c’è un uomo, e serve a capire che è meglio aiutare gli arbitri sul campo. Poi è vero, a volte a caldo non è facile essere misurati”.
 

serie A

as roma
Protagonisti:
Rudi Garcia

Fonte: Repubblica

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