Lucariello: “Mamma, li Napolitani!”

lucarielloGianfranco Lucariello, noto giornalista, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Mamma, li Napolitani!, avranno urlato i turchi smarriti, disorientati, perplessi e perfino impauriti vedendo all’opera la squadra del cuore sul campo delle loro mille battaglie, a Tresibonda: Gabbiadiani, Huguain e gli altri azzurri hanno liquidato il Trabzonspor in meno di mezz’ora, con il colpo di grazia inferto da Duvan Zapata nel finale di match. A rendere omaggio a don Rafele ed al gruppo da lui guidato è ora l’Italia intera del football con tutti i suoi addetti ai lavori che si scappellano dopo aver riversato sugli azzurri e su Rafael in particolare sganassoni di ogni tipo, per i tre palloni incassati a Palermo: intanto il Napoli è l’unica squadra dell’ex Bel Paese ad aver vinto – ed in modo schiacciante – nel turno di Europa League, mettendo in tasca il passaggio a quello successivo prima ancora di giocare il match di ritorno. Una passeggiata, a Trebisonda? Beh, stiamo lì, ciò va detto malgrado il rispetto che si deve agli avversari che hanno fatto di tutto per annullare una differenza di statura impossibile da colmare. Da più parti si dirà che il Napoli ha giocato una partita amichevole, d’accordo. Non ci sono stati questi grandi problemi. Vanno però apprezzati altri fattori ed altre indicazioni che sono scaturite da questo impegno, immediatamente dopo il match con il Palermo che ha fatto discutere tantissimo ed ancora farà discutere. Ebbene, il Napoli ha stravinto con il Trabzonspor mettendo però in evidenza tantissime cose belle che alimentano le speranze della torcida azzurra per quanto riguarda gli obiettivi: già, c’è sempre il secondo posto all’ordine del giorno e si sbaglia chi sostiene che per Benitez è più importante la Coppa. Lì in Turchia era logico ed anche normale far tirare il fiato a qualcuno, mandando in campo altri calciatori che se non altro hanno mostrato di essere pronti ad ogni appello del tecnico, o quasi. Ma a Trebisonda chi ha stupito ancora una volta è Manolo Gabbiadini. Il suo acquisto dimostra tra l’altro che quando il Napoli può e vuole, sa acquistare calciatori di grande livello. E’ sacrosanto sottolinearlo giacchè in altri momenti e in altre circostanze da queste parti sono sbarcati giocatori come Yebda, il principito Sosa, Chavez, Fideleff ed altri personaggi nient’affatto all’altezza di un club che vuole puntare ai vertici del calcio nazionale ed anche europeo. Restiamo però nel tema di un match che il Napoli ha regolato in quattro e quattr’otto. D’accordo, tante cose belle, ma anche tante altre cose da perfezionare: la fluidità del gioco, la rapidità nel possesso palla, la copertura a centrocampo davanti alla difesa, la precisione negli appoggi e nei lanci e la capacità di colpire nelle ripartenze, senza esitazioni e tentennamenti. Bene, quando le ripartenze sono state soprattutto alimentate da Higuain e Gabbiadini, rapidissimi anche nelle conclusioni, il Napoli ha compiuto sfracelli. Tuttavia serve restare con i piedi per terra. Serve pensare a come agire già da adesso sul prossimo calciomercato per coprire le carenze già note per migliorare il gruppo: un motivo c’è, qui vogliamo vincere. Ed è inutile e stantio tirare sempre in ballo le tabelle del merchandising e degli ingaggi. Sono alibi già sgretolati. Servono piuttosto giocatori di qualità, non stiamo parlando dei top-player, ma di tanti altri calciatori di primo piano che non costano un occhio della testa. E’ prioritario però bloccare al timone di comando Rafele Benitez se si vuole soddisfare la voglia matta della torcida che è quella di vincere, e non di partecipare soltanto. Occhio, però, e teniamo i piedi per terra perché lunedì al San Paolo sbarca il Sassuolo che ci può far perdere la… trebisonda!”.

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!