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Juventus, Allegri: ”E’ una settimana decisiva. Vietato parlare di stanchezza e Dortmund”

TORINO – Juve in tournée: sabato a Palermo, mercoledì a Dortmund. Massimiliano Allegri, sull’uscio di un periodo cruciale della stagione bianconera (“questa è una settimana decisiva per il campionato e la Champions: lo scudetto non è ancora vinto e in Europa ci attende una partita da dentro o fuori”), impugna il bastone e alza la voce, togliendo gli alibi alla squadra: “Non voglio sentire parlare di stanchezza, e per ora nemmeno di Dortmund. Se qualcuno non è in grado di giocare una partita ogni cinque giorni vuol dire che si è allenato male, oppure che non ha il motore per giocare in una grande squadra”.

Allegri sposa, e ci mancherebbe, la linea aziendale: “Agnelli vuole la Juve tra le prime cinque d’Europa nel giro di tre o quattro anni? Credo che questa scalata debba essere il nostro obiettivo, l’ambizione di tutti. Intanto vediamo se riusciamo a regalarci un quarto di finale di Champions”. Chiede ai suoi di pensare a una partita alla volta: “A Palermo ci attende una sfida difficile sul piano ambientale. I rosanero hanno una classifica molto tranquilla, possono giocare con una certa spensieratezza in un impianto dove hanno già conquistato 26 punti. Lo stadio sarà pieno e la Juve è un grande stimolo. Al Dortmund penseremo da domenica”. E apre al turn over, questo sconosciuto in campionato: “Abbiamo bisogno di forze fresche”. Ma le assenze dello squalificato Pogba e dell’infortunato Pirlo, a serio rischio per Dortmund (“Andrea è monitorato giorno dopo giorno, speriamo di riaverlo a disposizione in Germania”), e quelle dei sempredegenti bianconeri (“è ormai passato in cavalleria che la Juve abbia fatto a meno dei vari Asamoah, Romulo, Caceres…”) costringeranno qualche big a fare gli straordinari. E’ il caso di Marchisio e forse anche di Bonucci, gli stakanovisti dello spogliatoio. “Caudio sta bene, i suoi dati sanitari sono ottimi, deve soltanto imparare a gestire meglio le partite. E’ troppo generoso, basterebbe fare qualche corsa in meno”. Allegri sta infatti pensando a una Juve formato 3-5-2, per aggirare l’emergenza a centrocampo e per giocare a specchio col Palermo: “Sturaro è pronto: può coprire il ruolo di Marchisio, davanti alla difesa, oppure quello di Pogba, seppur con caratteristiche diverse. Vidal sta meglio fisicamente, e intanto ha fatto sei gol: i numeri stanno dalla sua parte. Non deve essere ansioso di dimostare il suo valore, a calcio si gioca meglio se si è sereni”.

In difesa ci saranno sicuramente Barzagli e Ogbonna, più uno tra Bonucci (favorito) e Chiellini, sulle corsie dovrebbero agire Lichtsteiner e Padoin, a centrocampo il trio Vidal-Marchisio-Sturaro e in attacco l’inedita coppia formata da Matri e uno tra Morata e Coman. “Llorente ieri ha lavorato a parte per via di un affaticamento all’adduttore, vedremo se domani potrà essere della partita. Matri ha trovato una buona condizione. Lui e Fernando insieme? Al massimo per uno spezzone, perché hanno caratteristiche molto simili”. In alternativa, Allegri potrebbe disegnare un 4-3-3 inserendo Pepe nel tridente d’attacco: “Simone sta bene, non ha ancora i novanta minuti nelle gambe ma può darci delle soluzioni alternative”.

Ma proprio con il Palermo la Juve giocherà un’altra partita, quella sul mercato per arrivare a Vazquez e Dybala, due profili rosanero molto graditi in corso Galileo Ferraris: “Volete sapere se Dybala è pronto al salto? Sta facendo grandissime cose e ha le qualità per andare a giocare in una grande squadra”, certifica Allegri.

juventus

serie A
champions league
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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