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Juventus, Allegri applaude: ”Ma ora testa al Dortmund”. Pirlo, è l’ora della verità

TORINO – Tre punti in più, utili per schizzare provvisoriamente a +14 sulla Roma, impegnata lunedì all’Olimpico contro la Sampdoria. Tre giocatori (trovati o ritrovati) in più: Sturaro, De Ceglie e soprattutto Barzagli. E un pieno di autostima in vista della partita delle partite, mercoledì nella tana del Borussia Dortmund (ieri bloccato in casa sullo 0-0 dal non irresistibile Colonia), dove la Juve ritroverà quel Pogba che oggi compie 22 anni. Dopo avere sbancato 1 a 0 Palermo, Massimiliano Allegri ha twittato la sua soddisfazione, spostando il mirino sulla Champions League: “Partita gestita con intelligenza e maturità: ora testa a Dortmund”. Pur senza strafare, la squadra ha dato tutte le risposte che voleva il tecnico, dimostrandosi attenta, concentrata, determinata, ordinata, solida e cinica. Ma anche resistente, insistente e paziente, come dimostrano gli ultimi tre gol segnati in campionato, tutti nella ripresa. Ottimi segnali in vista del gran ballo del Signal Iduna Park tedesco. Dopo il 2-1 dell’andata, la Juve ha a disposizione due risultati su tre, ma Allegri fa bene a non fidarsi: “Noi dovremo segnare: credo che ci serviranno due gol, oltre all’equlibrio e a un pizzico di fortuna”.

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All’ormai classico tweet di Allegri hanno fatto il coro molti giocatori bianconeri. Dal match-winner Alvaro Morata (“una vittoria per continuare a crescere, un gol per non smettere mai di lavorare”), che ha stravinto nel casting sul connazionale Llorente per il ruolo di spalla europea di Tevez, perché più in forma e più adatto a scorazzare tra gli spazi che i tedeschi  –  si spera – concederanno, all’assistman Marchisio (“altra vittoria, altra prestazione da squadra”), fino a Lichtsteiner (“un’altra vittoria molto importante su un campo difficile: ora testa alla Champions League!”).

A Vinovo, presenti Agnelli e Marotta, è il giorno della verità per Pirlo. “Andrea sta recuperando”, ha tagliato corto ieri Allegri. Il problema al polpaccio è passato, ma la condizione è quella che è dopo un mese di sosta ai box. La verità è ormai vicina: se oggi il regista non riprenderà a lavorare con il gruppo, difficilmente potrà essere della partita a Dortmund. Quello tra l’Andrea nazionale e Pereyra sembra essere l’unico ballottaggio da risolvere per Allegri, intenzionato a tornare all’amato 4-3-1-2: Bonucci e Chiellini davanti a Buffon, la spinta di Lichtsteiner ed Evra sulle fasce, Vidal, Marchisio (o Pirlo) e Pogba a centrocampo, Pereyra (o Vidal) tra le linee e infine il tandem Tevez-Morata in attacco. Nonostante l’ottima prova offerta a Palermo, infatti, Barzagli è destinato a tornare in panchina, a meno che Allegri non chiede a Chiellini a traslocare dal centro dell’area alla corsia sinistra, al posto di Evra: “A Dortmund con la difesa a tre? Vedremo, abbiamo qualche defezione in mediana e Sturaro ha una caviglia malconcia  –  ha detto ieri il mister bianconero -. Dovrò valutare anche Barzagli, che ha fatto bene ma che va gestito, perché rientra da uno stop lungo otto mesi. Credo che giocheremo a quattro”.

juventus

serie A
champions league
Protagonisti:
massimiliano allegri
andrea pirlo
Fonte: Repubblica

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